“Sono sempre stata aperta al dialogo, anche con chi ha idee diverse dalle mie, ma sentirsi insultare e soprattutto sentire persone, che indossano maglie verdi con l’immagine di un cinghiale, chiamare ‘assassini’ i cacciatori mi sembra davvero intollerabile". Così il consigliere regionale Manuela Puletti ha commentato la manifestazione a favore dei cinghiali organizzata a Perugia da alcune associazioni ambientaliste.
“Avvertita da alcuni amici cacciatori di quanto si stava accadendo ieri in piazza Italia a Perugia, e per cercare di comprendere le singolari proposte annunciate nel volantino di presentazione - spiega Puletti – ho raggiunto la piazza dove un gruppo di persone, non numeroso, stava manifestando, proprio sotto i Palazzi della Regione. Sapevo di arrivare in un ambiente ostile e lontano dalle mie idee, ma avevo curiosità di conoscere su quali basi si preferisce salvaguardare il cinghiale a scapito della sicurezza cittadina o sanitaria. Mi aspettavo tesi concrete, ma ho trovato propaganda e strumentalità tipico di quell’ambientalismo estremo che oggi sostiene il candidato alla Presidenza della Regione Proietti".
"Sentire dire che la caccia aumenta il numero dei cinghiali, o che sia l’attività venatoria stessa volano per la diffusione della Psa, o ancora che la caccia sia causa di incidenti stradali, mi ha fatto desistere dall’intervenire pubblicamente, - sottolinea la consigliera della Lega - perché i contenuti strumentali e l’effimera presenza numerica hanno riassunto perfettamente la situazione. Evidente l’intento della manifestazione quando i manifestanti hanno etichettato i cacciatori con aggettivi come ‘infidi’, ‘vigliacchi’, ‘infami’. Per poi urlare ‘assassini’".
"Qualche insulto è stato poi rivolto anche a me, come consigliere regionale che lavora a fianco dei cacciatori, ma non mi hanno scalfito minimamente. Non è la prima volta. Semmai è l’ennesima dimostrazione di cosa si nasconde in realtà dietro un presunto buonismo. Continua invece a sorprendermi come, di fronte ad un’emergenza umbra e nazionale qual è quella dell’eccessiva presenza dei cinghiali, si possano provare a diffondere tesi assurde al solo scopo di denigrare i cacciatori. E questo proprio quando, anche a fronte dell’emergenza Psa, le Istituzioni - conclude Puletti - stanno chiedendo l’aiuto dei cacciatori come fondamentali bioregolatori. Gli stessi che con la loro passione difendono le sane tradizioni e, nel caso dei cinghiali, il territorio, la nostra economia e la nostra sicurezza”.