La Giunta della Regione veneto, su proposta dell'Assessore Cristiano Corazzari, ha approvato due delibere che, dal prossimo fine settimana, ripristinano la stagione della caccia dopo la sospensione decisa dal Tar. Il primo provvedimento è intervenuto sul calendario venatorio regionale 2024-2025, approvato il 10 giugno scorso, stabilendo il carniere giornaliero e stagionale per le seguenti specie: Mestolone, Marzaiola e Tordo sassello. Il secondo provvedimento invece provvede a riaprire la caccia al Tordo sassello, Tordo bottaccio e alla Cesena a partire da subito con la sola limitazione, valida fino al due ottobre, che deve essere effettuata da appostamento.
“Con le delibere approvate oggi - spiega l’assessore Corazzari - si fissa il carniere del Tordo sassello a 15 capi giornalieri per cacciatore rispetto ai potenziali 25. Una misura maggiormente tutelativa per lo stato di conservazione della specie. Parimenti per le specie Marzaiola (Spatula querquedula) e Mestolone (Spatula clypeata) si prevede la fissazione dello specifico carniere a18 capi anche qui invece dei 25 potenziali per cacciatore. Per tutte le rimanenti specie di avifauna migratoria valgono le disposizioni già previste dal vigente calendario venatorio”.
“Con questi due provvedimenti – sottolinea l’assessore Corazzari – la Regione del Veneto ha voluto dare risposte concrete al mondo venatorio, risolvendo un’impasse che l’ordinanza del Tar aveva determinato, coniugando il principio di precauzione con le legittime aspettative del mondo venatorio. Certi rappresentanti del mondo venatorio, anziché fomentare i cacciatori contro gli uffici regionali, impegnati da tempo in un lungo e approfondito lavoro istruttorio per dare forma a un calendario equilibrato, rispettoso dell’ambiente, delle normative europee e nazionali, dovrebbero evitare proteste strumentali che arrecano solo danno a un’Istituzione da sempre vicina ai cacciatori. Come ho più volte avuto modo di ribadire, anche a livello di conferenza Stato Regioni, il vero problema sta a monte nel rapporto tra Ispra (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e la regione. È una questione che solo a livello governativo potrà essere risolta”.
Il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni, esprime la propria soddisfazione. “Proprio qualche giorno fa avevo scritto all’assessore Corazzari, suggerendo di prendere spunto dalla delibera approvata in Lombardia per tamponare una situazione che aveva dell’incredibile e quindi consentire, dal 25 settembre fino al 2 ottobre, la caccia a più specie". “Il nodo stava nel fatto che il Tar aveva provveduto ad accogliere in parte il ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste, sospendendo parzialmente con un’ordinanza il calendario venatorio regionale”.
“La rideterminazione del calendario, con la definizione dei carnieri giornalieri e stagionali, oltre al ripristino della caccia per Cesena, Sassello e Bottaccio, è senz’altro un provvedimento positivo per l’intero movimento venatorio del Veneto”.