"Oltre 1.200 cacciatori si sono ritrovati nel piazzale della basilica della Madonna della Salute antistante la sede del Consiglio regionale del Veneto". E' quanto riferisce un comunicato stampa dell'Associazione per la Cultura Rurale.
"Il frastuono delle trombe, dei fischietti e dei tamburi ha attirato l’attenzione sia dei veneziani che dei tanti turisti che hanno manifestato amicizia e solidarietà nei confronti dei cacciatori del Veneto" continua la nota.
Oltre al Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale on. Sergio Berlato, alla Presidente nazionale della Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane Giulia Sottoriva, al Presidente regionale dell’Associazione Cacciatori Veneti Umberto Venturini, al Presidente nazionale della Fondazione per la Cultura Rurale Gianfranco Vezzaro, al Presidente regionale Italcaccia Gianni Garbujo e all’on. Dario Bond erano presenti tutti i dirigenti con i loro iscritti delle associazioni che hanno organizzato la manifestazione di protesta.
I manifestanti chiedevano alla Regione di approvare un nuovo calendario venatorio per superare la sospensione della caccia sentenziata dal Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto; l’emanazione di una legge regionale che possa chiarire le corrette modalità di allestimento degli appostamenti ad uso venatorio; l’emanazione di una norma che chiarisca le corrette modalità di annotazione sul tesserino venatorio regionale dei capi abbattuti; l’emanazione di una legge regionale che chiarisca le corrette modalità di detenzione ed uso di richiami vivi.
Una delegazione delle Associazioni organizzatrici della manifestazione di protesta ha consegnato alla Regione un documento per suggerire alla Giunta ed al Consiglio regionale le soluzioni da adottare per risolvere le principali problematiche che affliggono i cacciatori del Veneto.