L’On. Francesco Bruzzone ha depositato un’interrogazione al Ministero delle politiche agricole, sollevando la questione di legittimitá in merito ad alcune operazioni di controllo e al conseguente sequestro di avifauna all’interno di sagre e fiere degli uccelli.
“Tensioni tra allevatori e gli operatori del Nucleo di polizia ambientale del Corpo dei Carabinieri forestali denominato SOARDA. Ne é testimonianza la recente protesta degli allevatori alla 751ma edizione della Sagra dei Osei di Sacile, dopo i sequestri avvenuti alla fiera di Annone Veneto. Gli espositori si sentirebbero tacciati di esporre e detenere esemplari appartenenti a fauna selvatica, senza che sussista un valido assunto giuridico a fondamento di tale accusa e nesso di causalitá” afferma Bruzzone, che aggiunge “in base ad atti documentali analizzati, emergerebbe infatti che i controllori non contesterebbero mai l’ipotesi di detenzione illecita di fauna selvatica, dovendosi necessariamente indirizzare alla normativa speciale vigente, penale per le specie protette e amministrativa per quelle cacciabili".
"L’ipotesi di reato contestata ai più - spiega l'Onorevole Bruzzone - sarebbe quella di manomissione di sigilli di Stato, teoria del tutto fuorviante, ascrivibile ad una specifica norma statale e impropriamente traslata agli anellini utilizzati per contrassegnare gli uccelli allevati. Omettendo quindi il principale motivo della contestazione riferibile alla natura giuridica del bene contestato (presunta illecita detenzione di fauna selvatica anziché fauna domestica), non solo gli operatori non rispetterebbero le fonti di diritto prevaricando la normativa vigente, ma andrebbero a sostenere implicitamente il seguente un paradosso: per i detentori di specie cacciabili, sarebbe meno grave violare la norma nazionale e detenere illecitamente avifauna selvatica catturata in natura (quindi di proprietà dello Stato) in quanto violazione sanzionata espressamente in via amministrativa, rispetto che detenere avifauna riprodotta in cattività, munita di anello e accompagnata da documentazione di legittima provenienza. Ho chiesto quindi al Ministro se non si ritenga doveroso avviare opportuni accertamenti del caso in ordine a quanto emerso”.