Flavio tosi, coinvolto personalmente dalle ultime
dichiarazioni della presidente dei Cacciatori Veneti – Confavi Maria Cristina Caretta, e criticato per il suo nuovo ruolo di presidente di Federcaccia Veneto, visto come il risultato di un accordo Lega – Federcaccia contro il Pdl e appunto Confavi, ha risposto alle accuse sulla responsabilità del rinvio in Commissione delle deroghe.
“Sarebbe troppo facile replicare alla Signora Caretta, portavoce e megafono dell’on. Berlato e dell’Assessore Donazzan – dice Tosi- , che è inutile far finta che nel rapporto ACV, Berlato, mondo venatorio la politica non c’entri, visto che proprio Sergio Berlato ha creato la sua associazione solo per mantenere un consenso elettorale, come ampiamente dimostrato dagli attacchi solo politici della Caretta”.
L'associazione secondo Tosi è entrata in difficoltà “perchè il suo assessore di riferimento non ha portato a casa il risultato sperato”. “Allora – dice – cerca di scaricare le responsabilità altrove”.
Al di là delle polemiche per Tosi “la vera soluzione è riportare in aula le cacce in deroga nella versione proposta dalla Lega Nord con primo firmatario Roberto Ciambetti e sposata dalla Quarta Commissione consiliare”.
Tosi accusa poi i consiglieri del Pdl di “essersela data a gambe dopo un confronto durato meno di un'ora”, mentre, ribadisce “il dovere dei Consiglieri, che sono retribuiti anche per quello, era di restare in aula come proposto dalla Lega Nord”.
“A meno che – sospetta poi il sindaco di Verona - a qualcuno andasse bene così, solo per innescare poi questa sterile polemica, alla quale replichiamo oggi dopo giorni di attacchi, proprio perchè non volevamo prestarci a simili giochini e mezzucci”.
“Ora – conclude - quasi sicuramente interverrà una delibera di Giunta, ma il provvedimento sarà debole in quanto passibile di ricorso al Tar. Meglio sarebbe che la Quarta Commissione ed il Consiglio del Veneto prima della fine di Agosto riprendessero in mano la proposta, convertendola ancora una volta in legge, così da dimostrare che l’interesse per la caccia è sincero, e non appunto solo materia di scontro elettorale”.