Il Tribunale Amministrativo di Pau, con diverse ordinanze emesse il 13 novembre 2024, ha confermato la legittimità delle sperimentazioni sulla caccia tradizionale all’allodola. Questa decisione rappresenta una tappa significativa nel dibattito sulla caccia tradizionale, sospesa in precedenza a causa della mancanza di dati sufficienti sulla selettività delle tecniche utilizzate (reti e gabbie).
Per il secondo anno consecutivo, le Federazioni Dipartimentali dei Cacciatori (FDC) delle Landes e dei Pirenei Atlantici hanno accettato di partecipare a una nuova campagna sperimentale, volta a fornire al Ministero della Transizione Ecologica e al Consiglio di Stato i dati richiesti. Le associazioni ambientaliste Ligue de Protection des Oiseaux (LPO) e One Voice hanno subito contestato queste iniziative. Tuttavia, il tribunale ha respinto le loro richieste, ritenendo che la classificazione dell’allodola come specie di "preoccupazione minore" secondo la lista dell’UICN e il rilascio immediato degli esemplari catturati non giustificassero una sospensione urgente. Le associazioni ricorrenti sono state condannate a pagare 2.250 euro di spese legali a beneficio delle federazioni venatorie.
Willy Schraen, presidente della Federazione Nazionale dei Cacciatori (FNC), ha dichiarato: “È evidente che alcune associazioni animaliste temono la scienza, poiché attaccano campagne di studio rigoroso condotte dai cacciatori. È paradossale criticare senza accettare il confronto con dati scientifici oggettivi. Questa decisione giudiziaria rappresenta un passo importante verso la riapertura della caccia tradizionale all’allodola.”
La campagna sperimentale, avviata nel 2023, prosegue con l'obiettivo di raccogliere dati definitivi per una pubblicazione ufficiale nel 2025. La decisione consente ai cacciatori coinvolti di completare il protocollo, nonostante i tentativi di ostruzione da parte delle associazioni ambientaliste. Questo risultato segna un momento cruciale per le FDC delle Landes e dei Pirenei Atlantici, che vedono nella sentenza una conferma della validità delle loro iniziative scientifiche e una base per il proseguimento della lotta per la riapertura delle pratiche di caccia tradizionali.