Negli scorsi giorni in Emilia Romagna è stato approvato un Piano di controllo per la specie colombaccio, con durata quinquiennale dal 2025 e valido per l'intero territorio regionale, comprese zone urbanizzate escluse le Aree Protette Nazionali e Regionali.
La novità è passata in Giunta regionale all'unanimità in virtù della “crescente presenza della specie sul territorio regionale". Presenza che, se può essere considerata ottimale per il mondo venatorio a testimonianza dell'ottimo stato di conservazione della specie, secondo la Regione, "condiziona diversi aspetti concernenti le attività antropiche e sta provocando un grave pregiudizio alle produzioni zoo-agro-forestali e alla gestione del patrimonio zootecnico per motivi sanitari". E' stato inoltre considerato che il colombaccio spesso si associa al piccione di città aggravando ulteriormente la situazione, tanto da rendere necessaria la previsione di azioni di controllo congiunte”.
La Regione ha inserito il colombaccio tra le specie per cui è prevista la frequenza ad un percorso formativo da parte di proprietari o conduttori di fondi che intendono attuare, sui propri terreni, i piani di controllo previsti all’art. 19 della legge n. 157/1992.
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