In risposta a un’interrogazione parlamentare avanzata dal deputato Giuseppe Caramiello, esponente del Movimento 5 Stelle particolarmente agguerrito contro la caccia, il Ministero dell’Agricoltura ha fatto presente che, riportando la stessa data dell'entrata in vigore della legge (14 novembre), il parere motivato della Commissione, non tiene conto delle modifiche introdotte, in fase di conversione in legge, all'articolo 13 del decreto-legge.
"Le modifiche introdotte con la legge n. 166/2024, che converte con modifiche il decreto-legge "Salva Infrazioni", si legge nella risposta, "rispondono positivamente alle richieste comunitarie".
Tra gli interventi chiave, l’introduzione del comma 5-bis all’articolo 13 del decreto-legge n. 131/2024 è stata accolta favorevolmente dalla Commissione. Tale disposizione subordina il Piano straordinario per la gestione della fauna selvatica al rispetto della Direttiva Habitat (92/43/CEE) e della Direttiva Uccelli (2009/147/CE), garantendo una maggiore coerenza con gli standard europei. In merito alle contestazioni sul Regolamento REACH, l’Italia ha adottato un provvedimento per identificare, tramite cartografia e tabelle specifiche, le zone umide interessate dal divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo. È stato previsto anche un inasprimento delle sanzioni per chi viola il divieto, rendendole più efficaci e proporzionate, in linea con le richieste comunitarie.
Il Ministero dell’Agricoltura ha informato che la Commissione europea ha già mostrato disponibilita' a un incontro con le autorità italiane per valutare il superamento delle criticità. Grazie alle modifiche normative in vigore dal 17 novembre, il Governo confida in un esito favorevole che possa chiudere positivamente la procedura d’infrazione, tutelando al contempo l’ambiente e rispettando gli impegni europei.