Il Consiglio regionale della Lombardia, in data 26 novembre, ha approvato la seconda legge di revisione ordinamentale e con essa alcune novità per i cacciatori, grazie ad alcuni emendamenti di modifica alla legge regionale sulla caccia.
Le modifiche frutto degli emendamenti presentati dal consigliere e Vicepresidente della Commissione Agricoltura Carlo Bravo (Fratelli d’Italia) riguardano:
- la possibilità (dalla prossima stagione venatoria) di svolgere attività di addestramento cani anche durante la stagione venatoria;
- il diritto ad essere ammessi all’ATC/CAC in cui è già socio un proprio parente in linea retta, come il proprio padre, figlio, nonno o bisnonno, così favorendo il tramandarsi della passione venatoria di generazione in generazione;
- la possibilità per i cacciatori non residenti, nel caso in cui non provvedano al pagamento della quota nei termini previsti, di essere riammessi all’ATC/CAC previo pagamento della quota maggiorata entro il 30 aprile o anche successivamente, per comprovata grave malattia.
Sono inoltre stati approvati ulteriori e positivi emendamenti sul tema, presentati da altri consiglieri regionali, come:
- la possibilità per chi caccia da appostamento fisso di poter esercitare la caccia al cinghiale, previa apposita formazione, sino al protrarsi dell’emergenza sanitaria legata alla PSA (Pietro Macconi, Fd’I);
- l'introduzione della caccia al daino (P. Macconi); - l'inserimento della caccia alla volpe nelle ZRA per migliorare gli equilibri faunistici (Floriano Massardi, Lega). “Grazie al dialogo con le associazioni venatorie intervenute al Tavolo Interprovinciale sulla Caccia, abbiamo presentato queste proposte di modifica alla legge regionale, necessarie per rispondere ad alcune e specifiche esigenze dei cacciatori bresciani e lombardi” – commenta soddisfatto il consigliere Bravo.
“Sono pienamente consapevole che per garantire un futuro migliore al mondo venatorio sia necessario ben altro: sostenere le cacce tradizionali con l’uso dei richiami vivi, riaprire i roccoli per il mantenimento di una tradizione millenaria e garantire periodi di caccia certi sono tre grandi obiettivi a cui sto lavorando quotidianamente, per rispondere al mandato dei miei elettori” - conclude il cons. Bravo.