Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la norma veneta che ha modificato la legge regionale sulla caccia chiarendo quali tipi di modifiche possono essere apportate agli appostamenti ad uso venatorio.
Ne danno notizia l’Associazione per la Cultura Rurale, la Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane, l’Associazione Cacciatori Veneti, Italcaccia e la Fondazione per la Cultura Rurale ringraziando sentitamente il Capogruppo di Fratelli d’Italia Lucas Pavanetto, il Capogruppo della Lega Giuseppe Pan, il Presidente della Terza Commissione consiliare permanente Marco Andreoli e tutti i Consiglieri di maggioranza per aver sostenuto questa norma.
"Una grande vittoria per i cacciatori veneti - si legge in un comunicato - che adesso insistono nel chiedere ai Consiglieri regionali di approvare la legge che attualizzerà la legittimità della detenzione e dell’uso dei richiami vivi e che stabilirà le esatte modalità di annotazione nel tesserino venatorio regionale dei capi abbattuti ed incarnierati".
Queste dunque le prossime battaglie sulle quali le associazioni sono pronte a collaborare con il Consiglio regionale.