Massimo Buconi, Presidente Nazionale di Federcaccia, ha risposto alle critiche dell'onorevole Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, riguardo alla decisione europea di declassare lo status di protezione del lupo. Quella di Bonelli, per il Presidente Fidc, altro non è che una "fantasiosa interpretazione". "Oggi, con la modifica dello status del lupo, non si sta aprendo la caccia alla specie, come erroneamente sostenuto dall'onorevole Bonelli", ha precisato Buconi.
"La decisione di declassare il lupo non significa che la specie venga considerata cacciabile, ma offre agli Stati membri dell'Unione Europea una maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni locali, che in alcuni contesti e Paesi sono ormai eccessive e problematiche."La modifica dello status del lupo, approvata con il supporto di oltre due terzi dei paesi firmatari della Convenzione di Berna, non implica alcuna autorizzazione alla caccia - ha aggiunto Buconi - , ma piuttosto una possibilità di gestione delle popolazioni di lupi, sempre nel rispetto della conservazione della specie.
"Gli Stati membri dovranno comunque garantire uno stato di conservazione favorevole per il lupo", ha ribadito Buconi, "ma il termine ‘gestione’ è ben diverso da ‘caccia’ e sarà applicato dai singoli Stati, se decideranno di farlo."
Il Presidente della FIDC ha quindi criticato Bonelli per aver cavalcato una retorica ideologica contro la caccia, sottolineando che il vero problema riguarda gli agricoltori e gli allevatori che, ogni giorno, subiscono i danni causati dall'eccessiva presenza del lupo.
"L’onorevole Bonelli dovrebbe mostrare maggiore rispetto per chi vive sul territorio e che, come dimostrano le cronache quotidiane, si trova a fare i conti con le problematiche legate alla presenza incontrollata del lupo", ha concluso Buconi. "Una presenza che, oltre a danneggiare le attività agricole, non è nemmeno salutare per la specie stessa."