Si accende il dibattito sulle recenti nomine per il Comitato di gestione e il Tavolo di consultazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030. Con un’interrogazione a risposta orale, i deputati Marco Simiani e Stefano Vaccari (PD) hanno chiesto chiarimenti al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sui criteri adottati per la selezione dei rappresentanti.
La questione nasce dal decreto firmato il 14 ottobre 2024 dal Direttore Generale per la Tutela della Biodiversità e del Mare, in attuazione del decreto ministeriale n. 252 del 3 agosto 2023. I parlamentari sottolineano che, dalla lettura dei provvedimenti, emergono esclusioni di realtà storiche e qualificate nel settore della tutela ambientale, come Legambiente, Lipu, Federcaccia e Arcicaccia.
I deputati osservano che queste organizzazioni, sono espressamente riconosciute dalla normativa vigente e dal Ministero stesso per il loro impegno nella salvaguardia dell’ambiente e nella gestione faunistica. In particolare, la legge 157/92 attribuisce loro un ruolo gestionale e attuativo fondamentale per la tutela del territorio agro-silvopastorale.
I deputati nel dettaglio chiedono di sapere: Quali criteri siano stati utilizzati per selezionare le rappresentanze nel Comitato e nel Tavolo di consultazione; Se il Ministro non intenda rivedere i decreti per garantire un equilibrio e una corretta rappresentanza, includendo le competenze tecniche e scientifiche di associazioni storiche e qualificate come quelle citate.
La richiesta mira a evitare che l’attività del Comitato risulti compromessa dalla mancanza di contributi di alto profilo e a ripristinare un quadro di rappresentanza equo e inclusivo. Resta ora da vedere come il Ministro risponderà alle sollecitazioni e se verranno apportate modifiche alle nomine già effettuate.