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AB: "Storica sentenza del Consiglio di Stato sulla caccia"


martedì 10 dicembre 2024
    
Agrivenatoria Biodiversitalia
 
Lo scorso venerdì 6 dicembre il Consiglio di Stato si è pronunciato a seguito del ricorso delle associazioni anticaccia contro le sentenze del TAR Lombardia ed Emilia Romagna in relazione all’annullamento delle deliberazioni delle rispettive giunte sui calendari venatori regionali 2024/2025”.
 
 
Il Consiglio di Stato, pronunciandosi definitivamente, ha ritenuto di non dover accogliere la richiesta di sospensiva dei ricorrenti. AB – Agrivenatoria Biodiversitalia, aveva già dato incarico ai suoi legali di costituirsi nel primo grado di giudizio con un atto di intervento ad opponendum contro il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste sui calendari venatori (in Lombardia, Emilia ed altre regioni), in particolare per quanto concerne i riferimenti l’art. 9 della Costituzione. Lo stesso ha fatto di fronte al Consiglio di Stato, dove i legali di AB, insieme a quelli di una parte dell’associazionismo venatorio, hanno difeso i calendari venatori, dimostrando che la caccia é pienamente compatibile con il dettato costituzionale.
 
Il Presidente di AB, Agrivenatoria Biodiversitalia, Niccolò Sacchetti, intervenendo sull’argomento ha dichiarato “Il pronunciamento del Consiglio di Stato rappresenta un precedente storico e dimostra chiaramente come il principio del bilanciamento dei diversi interessi in gioco, compresa l’attività venatoria e la gestione faunistica, è di fondamentale importanza quando si discute della posizione giuridica degli animali. L'art. 9 comma 3 della Costituzione, modificato dalla legge costituzionale 1 del 2022” – ha proseguito il Presidente di AB - "ha destato subito l'attenzione delle sigle animaliste che hanno voluto leggerlo come l'occasione per far chiudere la caccia in Italia. Una visione di parte, dovuta a posizioni puramente ideologiche. Il successo ottenuto da AB di fronte al Consiglio di Stato conferma che l'attività venatoria in Italia è garantita in maniera inequivocabile, nei limiti stabiliti dalle norme europee, nazionali e regionali”.
 
AB continuerà nel prossimo futuro ad impegnarsi per tutelare le aziende faunistiche e venatorie nelle sedi opportune, avvalendosi dei migliori esperti e collaborando con le altre associazioni per rafforzare la figura del cacciatore ed evitare che ne vengano lesi i diritti. Tale successo viene da lontano, da un lavoro in sinergia con Fondazione UNA, che si è concretizzato in un importante convegno dello scorso luglio a Palazzo Rospigliosi alla presenza di istituzioni, associazioni, parlamentari e dei migliori esperti costituzionalisti, che hanno dettato la linea sul tema dei diritti degli animali e sulla compatibilità della caccia con il nuovo dettato dell’art. 9 della Costituzione. AB continuerà la sua opera di divulgazione su tali temi, anche alla luce dei recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato, attraverso la imminente distribuzione degli atti del convegno di luglio alle istituzioni e ai professionisti competenti in materia.
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