Le associazioni animaliste nazionali (tra cui Lipu, Wwf, Enpa, Lav e Lndc) hanno presentato formale diffida contro la Regione Umbria per il mancato rispetto dell’ordinanza sul calendario venatorio.
La diffida segue l’ordinanza del Consiglio di Stato n. 163/2025, che imponeva alla Regione Umbria di sospendere il prelievo venatorio in specifiche date per alcune specie di uccelli, stabilendo chiusure al 31 dicembre per il tordo bottaccio, al 9 gennaio per gli altri turdidi e al 30 dicembre 2024 per la beccaccia.
Secondo gli animalisti, la Regione avrebbe continuato a consentire l’attività venatoria oltre i termini stabiliti, interpretando in maniera controversa le disposizioni della Legge 30 dicembre 2024, n. 207, art. 1, comma 551. Tale comportamento è stato definito dall’avvocato Filippini come un "espresso dispregio" degli obblighi imposti.