ANUU Migratoristi accoglie positivamente le modifiche alla legge 157/92 introdotte nella Legge di Bilancio 2025, definite come un primo importante passo per garantire maggiore certezza e sicurezza giuridica ai cacciatori italiani. La revisione, secondo l’associazione, riduce il rischio di ricorsi strumentali da parte delle associazioni animaliste, stabilizzando i calendari venatori.
In una nota indirizzata al Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ANUUMigratoristi ha espresso gratitudine per il rispetto degli impegni assunti dal Governo e dal Parlamento. Tuttavia, l’associazione sottolinea l'importanza di un coordinamento immediato tra Governo e Regioni per garantire un’applicazione fluida delle nuove disposizioni, prevenendo eventuali ostacoli giuridici.
Le priorità ancora da affrontare
Nonostante il risultato positivo, ANUUMigratoristi richiama l’attenzione su una serie di questioni aperte che, secondo l’associazione, necessitano di un intervento urgente per assicurare un futuro all’attività venatoria in Italia. Tra queste:
Adeguamento della legge 157/92: un aggiornamento normativo che tenga conto delle mutate condizioni agro-ambientali e faunistiche.
Ruolo dell’ISPRA: una revisione delle competenze dell’ente, spesso percepito come ostacolo anziché supporto.
Aree protette: la modifica della legge 394/91 per gestire in modo efficace i vincoli territoriali e le aree protette.
Key Concepts italiani: l’avvio di procedure per la revisione di criteri considerati anomali rispetto al contesto europeo, come ampiamente appurato, che definiscono le date di apertura e chiusura del prelievo venatorio di molte specie.
Questione del piombo: risoluzione delle restrizioni sull’uso del piombo in ambito venatorio.
Cancellare il problema valichi non previsto da nessuna disposizione comunitaria
Rifornimento di richiami vivi: normative chiare per garantire la sopravvivenza di tradizioni locali nel rispetto delle direttive europee.
Controllo delle specie problematiche: una gestione più efficace di specie che minacciano biodiversità, agricoltura e sicurezza pubblica, cani da caccia compresi, valorizzando la figura del cacciatore come Bioregolatore.
Garantire controlli corretti ed imparziali sui cacciatori contrastando comportamenti spesso vessatori ed umilianti.
Tutela dei cacciatori: prevenzione e sanzioni contro le aggressioni da parte di estremisti e un contrasto alla disinformazione sull’attività venatoria nei media pubblici.
L’associazione esorta il Governo a collaborare attivamente con le associazioni venatorie per sviluppare una strategia condivisa che affronti questi temi con progettualità e determinazione. Solo così, conclude ANUUMigratoristi, sarà possibile assicurare un futuro stabile e sostenibile all’attività venatoria in Italia.