Il Tar dell'Umbria, con Decreto del 21 gennaio, ha deciso di respingere l’istanza di misure cautelari urgenti presentata da diverse associazioni venatorie contro la sospensione della caccia disposta a turdidi (tordo bottaccio, cesena, tordo sassello) e beccaccia.
La decisione del TAR conferma dunque la sospensione dell’attività venatoria per queste specie come stabilito dall’ordinanza del Consiglio di Stato che aveva sottolineato il principio di precauzione e la necessità di tutelare la fauna selvatica.
Oltre a riferirsi alle recenti modifiche all’articolo 18 della legge 157/1992, introdotte dalla legge di bilancio 2024, le quali dispongono che, in caso di sospensione cautelare, si debba ripristinare il calendario venatorio più recente approvato, le associazioni avevano denunciato una presunta violazione del principio di affidamento e un difetto di motivazione nel provvedimento regionale.
Secondo il Tar, in questa fase cautelare non è possibile superare le valutazioni già espresse dal Consiglio di Stato, anche alla luce delle modifiche legislative intervenute. La questione sarà discussa in sede collegiale nella camera di consiglio fissata per l’11 febbraio 2025.