La questione valichi montani tiene banco in Lombardia. Interviene in queste ore l'Avv. Lorenzo Bertacchi per Fidc Lombardia, annunciando che la questione sarà affrontata presto dal Tar di Milano, dove il 24 gennaio scorso si è tenuta una nuova udienza.
In aula erano presenti anche le sezioni regionali di Fidc, Anuu, Liberacaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia e ACL. Secondo quanto spiegato dall’avvocato Bertacchi, il Commissario nominato per l’individuazione dei valichi, ovvero il Direttore dell’Ispra, ha redatto un rapporto in cui vengono segnalate 475 aree potenzialmente interessate dalla migrazione. Tuttavia, nel documento viene specificato che si tratta di valichi da valutare, e non da chiudere automaticamente, come invece sostiene la LAC.
L’Ispra, inoltre, ha ammesso di non aver studiato nello specifico le rotte migratorie, ma solo le aree in cui potrebbero transitare gli uccelli. Da questa analisi, il Commissario ha individuato 19 valichi da chiudere subito e 15 da verificare con urgenza, ma per il mondo venatorio è fondamentale attendere ulteriori accertamenti prima di prendere decisioni drastiche.
Per le associazioni venatorie, a prescindere dall’esito della sentenza del TAR, è necessario che sia il legislatore nazionale a intervenire per chiarire la normativa in materia e stabilire criteri oggettivi e scientifici per la regolamentazione della caccia nei valichi montani. Ora non resta che attendere la decisione dei giudici, che potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dell’attività venatoria in Lombardia.