Tramite una specifica interrogazione inviata al Ministero dell’agricoltura, l’On Francesco Bruzzone ha chiesto specificatamente di inserire l’oca selvatica (Anser anser) tra le specie cacciabili a livello nazionale.
“A livello europeo è aumentata sensibilmente rispetto al passato. La stessa birdlife international evidenzia come la specie occupi un areale estremamente esteso, con una dimensione della popolazione estremamente ampia, stimando la popolazione riproduttiva tra i 797.000 e i 975.000 individui maturi, mentre la popolazione svernante è stimata in 1.190.000-1.470.000 individui.
Il trend della specie è in aumento, sia in Europa che nei 27 paesi membri dell’UE. Del pari, in Italia, i censimenti ufficiali confermano come la popolazione di individui svernanti sia addirittura triplicata negli ultimi vent’anni, passando, nella sola provincia di Venezia, da 560 censiti nel 2004, ai 15.473 individui censiti quest’anno. In UE l’incremento delle popolazioni ha determinato un forte impatto sull’agricoltura, dovuto al pascolo sui terreni coltivati (cereali autunno vernini in particolare); anche in Italia negli ultimi anni i danni iniziano ad essere ingenti, soprattutto nelle aree pianeggianti site nella bassa pianura padana come l’area del ferrarese e del veneziano, come ampiamente evidenziato dalle associazioni di categoria presenti a livello locale (Confagricoltura, Cia). Si evidenzia come l’oca selvatica sia già ricompresa all’interno dell’allegato II/1 della Direttiva 79/409/CEE che indica le specie cacciabili all’interno degli Stati membri.
Ho chiesto dunque al Ministro Lollobrigida se, tramite apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, intenda inserire la specie oca selvatica all’interno delle specie cacciabili di cui all’art. 18 della Legge 157/1992.” dichiara l’On. Bruzzone nella propria nota trasmessa dalla Camera.