Il consigliere del Pdl Vanni Ligasacchi, relatore del testo sulle deroghe in Lombardia, dopo il rinvio della legge da parte del consiglio, interviene sul suo sito personale facendo il punto della situazione. Il relatore punta il dito contro l'ostruzionismo attuato da Monguzzi che “ha usato ben 13 ore sugli ordini del giorno” e del resto dell'opposizione “520 emendamenti dei verdi 485 del IDV e 105 del Partito Democratico + 102 ordini del giorno tutti da discutere 5 minuti a consigliere”.
Una situazione difficile per i rappresentanti dei cacciatori in Regione “abbiamo condotto per due giorni trattative estenuanti con le forze politiche che volevano cose diverse” dice. Tra chi avrebbe voluto le stesse specie dell'anno scorso e chi come Ligasacchi insisteva sull'aggiunta almeno di pispola, frosone e prispolone.
Durante la fatidica seduta del consiglio di venerdì 31 luglio, grazie ad un accordo raggiunto con il Presidente Formigoni e l'Assessore Ferrazzi (che però pare abbia per ora escluso lo storno) e ad un maxi emendamento di maggioranza che assicura fringuello, peppola, pispola e frosone e l'introduzione della norma per evitare i valichi, Ligasacchi è riuscito a scavalcare gli oltre 1000 emendamenti di Verdi e Pd.
“Con l’emozione in gola siamo andati avanti – spiega -. A quel punto i verdi e il PD che continuavano intanto a fare ostruzionismo in aula hanno capito che la battaglia era persa e che la lotta era finita” dice Ligasacchi. Mancato il numero legale per la votazione della legge (alle 23 erano presenti 11 consiglieri su 80), il tutto è stato rimandato all'8 settembre.