Federcaccia in una nota esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo sulla modifica dei KC italiani e un ringraziamento ai Ministeri per "aver tenuto debito conto delle richieste documentate scientificamente che Federcaccia e altre Associazioni hanno ripetutamente e con convinzione portato alla loro attenzione".
In pratica, scrive Fidc, si è tornati ai KC precedenti al 2018, "sicuramente un miglioramento, che riteniamo però solo un primo passo per un cambiamento sostanziale che sposti al mese di febbraio le decadi d’inizio migrazione prenuziale per diverse specie". Il documento istruttorio ISPRA, sostiene l'associazione venatoria, dimostra che l’Atlante Europeo delle Migrazioni, così come i metodi di valutazione dell’incremento delle ricatture vanno analizzati con precisione e non possono essere presi tout-court a riferimento per fissare la decade d’inizio migrazione.
Nonostante i progressi, permangono criticità. Alcuni dati fondamentali, come quelli derivanti dalla telemetria satellitare, fa notare la federazione, non sono stati presi in considerazione, in particolare per la beccaccia, la cui migrazione avviene in febbraio e non in gennaio.
L’attenzione, fa notare Fidc, ora si sposta su ISPRA, chiamata a tradurre questi nuovi dati KC nei propri pareri sui Calendari Venatori regionali, con particolare riferimento alla decade di sovrapposizione prevista dalla Guida Europea sulla caccia. Questo principio, già riconosciuto dalla Commissione Europea, potrebbe consentire di mantenere la chiusura della caccia al 31 gennaio per molte specie di uccelli acquatici.
"In conclusione, siamo consapevoli che queste prime modifiche non risolveranno i contenziosi con la giustizia amministrativa, che solo alla prova dei fatti – ovvero degli eventuali ricorsi – dimostrerà se e come deciderà di recepirli e tenerne conto, ma consentiranno, grazie agli studi Federcaccia e ai dati di letteratura pubblicati, di affrontare i ricorsi con maggiori argomenti a supporto. Un primo passo che motiva e rafforza l’impegno della nostra Federazione e la sprona a continuare e ampliare ulteriormente le ricerche intraprese e le specie che ne sono oggetto, per essere sempre presente a fianco delle Regioni a tutela della corretta applicazione delle norme e dei cacciatori italiani".
|