Riceviamo e pubblichiamo
Il prossimo lunedì 3 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, che quest’anno viene celebrata col tema “Finanza per la conservazione della fauna selvatica: investire nelle persone e nel pianeta”.
I promotori di questa giornata, tra cui le Nazioni Unite e la Convenzione CITES, mettono quindi in risalto l’urgenza di dedicare risorse finanziarie alla conservazione della fauna selvatica, quale componente fondamentale della biodiversità del nostro pianeta.
Un approccio pragmatico, che parte dalla valutazione che sono troppo pochi i fondi destinati alla risorsa fauna da parte di molti Paesi e che solo con investimenti importanti è possibile salvare le specie dal declino e dall’estinzione e conservare correttamente gli animali selvatici.
Un’esigenza impellente anche per l’Italia, dove la fauna selvatica è proprietà dello Stato. Un concetto nobile, ma che richiede senza dubbio maggior impiego di risorse economiche per la sua gestione e conservazione da parte dello stesso “proprietario”. Non sono più rimandabili investimenti per migliorare le sorti di molti uccelli legati agli ecosistemi agrari, così come per la gestione di aree umide e montane dove la crescita incontrollata di vegetazione e bosco non gestito causano un impoverimento delle specie presenti.
Allo stesso modo è urgente una legge sul consumo di suolo, che freni l’espansione di infrastrutture sui terreni agricoli o naturali, altra causa di declino per molte specie di fauna selvatica. Federcaccia è pronta alla collaborazione con le Istituzioni a tutti i livelli, potendo contare su migliaia di cacciatori-conservatori presenti sul territorio che già attuano e sono in grado di incrementare la conservazione delle specie, intervenendo in primo luogo sugli habitat naturali.
Un impegno quotidiano, costante e a costo 0 per la Società.
(Federazione Italiana della Caccia)