
Il Consiglio di Stato francese ha respinto il ricorso presentato dall’associazione One Voice, che chiedeva di introdurre ulteriori restrizioni alla caccia per motivi di sicurezza. Secondo il giudice amministrativo, il quadro normativo attuale è già completo e recentemente rafforzato, e eventuali modifiche alla legislazione devono essere decise dal Parlamento, non dai tribunali.
La Federazione Nazionale dei Cacciatori (FNC) ha accolto con favore la decisione, sottolineando come la caccia sia già regolamentata da oltre 150 articoli del Codice ambientale e che una codificazione completa della normativa richiederebbe circa 1.250 pagine.
Secondo il presidente della FNC, Willy Schraen, fallisce l'ennesimo tentativo di fare pressione sulle autorità pubbliche, questa volta utilizzando il controverso argomento della sicurezza venatoria. Schraen ha inoltre ribadito l'importanza della separazione dei poteri, sottolineando che il Consiglio di Stato ha confermato che non spetta ai giudici ridefinire l'ordine pubblico.