La lotta degli animalisti più agguerriti contro il ddl Orsi pochi mesi fa si è concretizzata, solo virtualmente pare, nella nascita di un cosiddetto “gruppo” di discussione su Facebook dal titolo “Contro il DDL del Sen. Orsi e gli altri DDL che liberalizzano la caccia!”. Data la facilità di reperire adesioni su uno dei più importanti social network del mondo (il gruppo denominato Antisfiga – della serie se non ti scrivi avrai sfortuna per 7 anni – conta ben 262.151 membri), anche l'antiOrsi ha raccolto un numero elevato di sostenitori, 77.234 persone.
Una cifra davvero spropositata, forse figlia dell'onda mediatica anticaccia , infatti in quei giorni si è registrato il picco delle iscrizioni sul famoso social network. Ma se andiamo poi a vedere nel dettaglio quanti sono gli utenti che assiduamente frequentano e sostengono le ragioni del “movimento” scopriamo cose ben diverse.
Negli ultimi 2 mesi, nel blog generale, abbiamo contato gli interventi di solo 28 persone diverse, certo molte di più di quelle che hanno partecipato all'unica manifestazione pubblica organizzata per protestare contro il ddl Orsi: 11 persone in totale, praticamente tutti rappresentanti istituzionali dei Verdi.
Tra queste 28 – 30 persone del gruppo contro il ddl Orsi c'è chi fa un intervento qua e là, chi da cacciatore interviene supportando le posizioni della caccia e poi ci sono gli inventori del gruppo. Di questi ultimi la Palma D'oro per il maggior numero di interventi la vince nettamente Daniela Casprini dell'Associazione Vittime della Caccia, capofila della protesta, ne abbiamo contati ben 87. Molto più della metà di tutti i commenti postati degli ultimi due mesi. Più che un movimento, questo "gruppo" ci sembra il passatempo preferito di una cerchia di persone molto ristretta, cosa lecita senza alcun dubbio ma non certo da considerarsi un fenomeno di massa come vorrebbero farci credere.