Il Consigliere Provinciale del Pdl Lorenzo Rabini ha criticato duramente il Presidente del Parco del Conero Lanfranco Giacchetti sulla gestione dei cinghiali, cresciuti esponenzialmente nonostante il piano di eradicazione della specie, deciso lo scorso anno attraverso un accordo congiunto tra la direzione del Parco e la Provincia di Ancona.
Rabini critica innanzitutto la ferma opposizione di Giacchetti alla partecipazione dei cacciatori nelle operazioni e l'azione inconsistente delle poche iniziative intraprese con la Polizia Provinciale, tanto da costringere la Procura della Repubblica ad aprire un'inchesta sull'operato di quest'ultima.
“Un segnale oltremodo importante – commenta Rabini - che negli ultimi otto anni chi ha gestito il Parco e la Provincia lo abbia fatto nei confronti della questione cinghiali in maniera cosi’ superficiale e ridicola da riempire non solo tutto il Conero di cinghiali, ma da dover ricorrere ai ripari proprio con i selecontrollori, quindi anche con i cacciatori”.
Rabini attacca poi anche Giancarlo Sagramola, Assessore alla Caccia e Pesca, Vice Presidente della Provincia ed ex presidente del parco. “E’ inutile il tentativo di Sagramola – dichiara Rabini - di legittimazione dell’attività della Polizia Provinciale al Parco negli ultimi 8 anni per la gestione degli ungulati, sono i fatti che dimostrano il contrario e sui quali lo stesso Sagramola ha trovato un’intera Commissione Consiliare ed un Consiglio Provinciale non piu’ disposto a seguire le sue direttive”.
“La verita’ – conclude Rabini – sta tutta nella direzione del Parco e della Provincia degli ultimi anni, andatevi a vedere, come nell’album delle figurine, chi e’ stato alla guida del Parco negli ultimi anni e guardate chi oggi sono i rappresentanti governativi della Provincia, forse troverere qualche piccola …somiglianza ed allora capirete perchè anche nella gestione dei cinghiali le cose sono andate così male!!”.