Pensavamo che sull'assurda storia del cinghiale Piero fosse finalmente calato il sipario ma ci siamo dovuti ricredere. Dopo la cattura eseguita dalla Polizia Provinciale lo scorso maggio, questo grosso cinghiale amato dagli animalisti perchè poco selvatico (si fa accarezzare come un cagnolino) era stato trasferito in un recinto presso l'Associazione Amici degli animali abbandonati e, come ha spiegato il Commissario Eraldo Minetti in un'intervista rilasciata a BigHunter sulla situazione dei cinghiali a Genova, ciò era bastato a placare gli animi agitati di chi si opponeva all'azione per liberare le alture di Genova dalla pericolosa presenza di questi grossi suidi. Ma in questi giorni un nuovo blitz animalista (non è la prima volta che questi “attivisti” agiscono in questo modo) ha liberato il cinghiale. Un'operazione senza senso che tra l'altro mette stupidamente di nuovo a rischio la sua stessa incolumit�(probabilmente si riavvicinerà ai centri abitati e dovrà di nuovo essere catturato con dell'anestetico, operazione pericolosa per la salute dell'animale), oltre che quella dei cittadini. Il gesto pare sia stato rivendicato su facebook da un certo “Gruppo per la liberazione animale”. L'associazione che aveva in gestione il cinghiale ha denunciato ai carabinieri il fatto e sul caso è stata aperta un'indagine ufficiale.
Questa situazione paradossale è il risultato di un'esagerata attenzione mediatica su casi del genere, che ancora una volta ha contribuito a creare una sorta di personaggio da mondo delle fiabe, da difendere con estrema superficialità e irragionevolezza . Siamo sicuri che queste persone, così come tutte quelle che hanno fomentato la cosa attraverso i gruppi di facebook, non si rendano conto di mettere in pericolo l'incolumità altrui e quella dell'animale stesso, oltre che di aggravare l'impatto della spesa pubblica per la gestione della fauna.
n.b. L'immagine è puramente indicativa