Wwf Abruzzo ha presentato un ricorso al Tar contro i
l calendario venatorio regionale contestando le scelte scientifiche della regione che non avrebbero pienamente tenuto conto del parere dell'Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (Ispra). In particolare l'associazione ambientalista abruzzese si riferisce all'apertura anticipata che riguarda diverse specie e alla possibilità di poter cacciare la beccaccia fino al 31 gennaio.
Ad annunciarlo è il consigliere nazionale dell'associazione Dante Caserta che sottolinea "l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, massimo organo del governo italiano nel campo dell'ambiente, ha censurato gran parte delle scelte dell'amministrazione regionale sotto l'aspetto scientifico”.
Con questo ennesimo ricorso Wwf vuole stigmatizzare ”come le scelte che incidono fortemente sugli animali abruzzesi siano prese senza che la Regione sia in possesso dei dati ambientali indispensabili per la corretta gestione faunistica".
(Agi)