“Procedono bene gli abbattimenti selettivi dei cinghiali e degli altri ungulati”, così il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras ha commentato l'operato dei cacciatori coinvolti da pochi giorni nelle operazioni di selezione. Per la prima volta quest'anno gli abbattimenti sono stati affidati integralmente ai cacciatori abilitati al controllo della fauna (2.800 in tutto) sotto la vigilanza della Polizia Provinciale. I regolamenti, definiti dai tre Atc grossetani in ottemperanza al Piano faunistico provinciale, prevedono la rotazione dei controllori nelle diverse zone.
“L’obiettivo che ci siamo dati – ha sottolineato Marras”, è quello di cambiare approccio, responsabilizzando direttamente i 2.800 cacciatori abilitati al controllo della fauna selvatica, riservando alla Polizia provinciale solo il compito di supervisione. I riscontri che mi arrivano dal territorio mi confermano che abbiamo fatto la scelta giusta, anche se servono alcuni aggiustamenti".
Sergio Zambrini, presidente dell'Atc 7, conferma questa sinergia positiva "Devo dire – confessa - che nell’ultimo mese e mezzo il rapporto con la Provincia è cambiato dal giorno alla notte, e che c’è grande disponibilità da parte del comandante delle guardie provinciali. Quando segnaliamo via fax la presenza di ungulati in un’azienda agricola, otteniamo subito l’autorizzazione all’abbattimento. Come Atc 7 abbiamo fornito gli elenchi dei controllori ex art. 37 a tutti i capidistretto, coinvolgendo così molte più persone rispetto al passato."
Luciano Biscontri, presidente dell'Atc 8 non nasconde qualche difficoltà a livello organizzativo ma sottolinea la validità dell'iniziativa, così come Enzo Mori, presidente dell'Atc 6 "Noi stiamo facendo gli abbattimenti selettivi nelle Zone di ripopolamento e cattura – spiega il presidente Enzo Mori - Ritengo che le cose stiano andando piuttosto bene, dopo che per tanto tempo abbiamo lottato con l’obiettivo di affidare i contenimenti agli abilitati ex articolo 37."
(Maremma news)