Michela ha 25 anni, abita nella provincia di Bergamo e lavora come impiegata in un ambulatorio medico. La caccia l'ha completamente conquistata fin dal primo approccio, quando ha accompagnato il fidanzato “cacciatore e amante della natura” in una delle sue battute. “Nella mia famiglia non c'è nessun cacciatore” racconta Michela confessando di aver appreso tutto a partire da quel momento.
“Io che amavo già gli animali e la natura in un modo esagerato, io che sono sempre stata mattiniera... mi sono subito innamorata del mondo fantastico della caccia!” spiega entusiasta. Per il momento pratica la caccia vagante stanziale e la migratoria con la sua “cockerina” e “springerina” ma dice di amare molto anche il capanno fisso grazie all'esperienza tramandata dal futuro suocero “grande capannista” e di voler provare nel corso della vita ogni tipo di caccia.
“La caccia è una passione che ti impegna corpo e mente – ci spiega Michela -. Ti impegna tutto l'anno, non solo da settembre a gennaio, ma ogni momento libero che hai lo dedichi ad organizzare e pianificare la tua prossima stagione di caccia. Il solo addestramento dei cani ti regala delle soddisfazioni inspiegabili”. Una bellisima attività che Michela ci dice di voler tramandare ai propri figli, quando ne avrà “non aspetterò molto a fargli conoscere questo mondo e spero proprio che assomiglieranno alla mamma e al papà”, e che saranno quindi dei cacciatori.
Michela conclude toccando uno dei tasti dolenti, quello dei pregiudizi che ruotano intorno alle percezioni totalmente negative e intransigenti rispetto all'arte venatoria “è molto difficile spiegare una passione a qualcuno che ha ideali immodificabili” dice centrando il punto. Michela a caccia ci va anche munita di macchina fotografica, un'altra delle sue passioni. Di seguito alcuni scatti.
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