Il Tar dell'Aquila in queste ore ha accolto il ricorso di Wwf contro il Calendario Venatorio regionale che avrebbe consentito la preapertura alla quaglia il prossimo 6 settembre e il prelievo della beccaccia fino al 31 gennaio.
Proprio questi i punti portati davanti al giudice dall'associazione ambientalista, scelte per cui la regione, non avrebbe apportato le opportune motivazioni nonostante siano state rilevate alcune obiezioni in merito dall'Ispra.
Secondo Dante Caserta, consigliere nazionale del Wwf, l'assessorato si è dimostrato chiuso al confronto tecnico sulle sopracitate questioni “l'assessore Febbo e la giunta regionale hanno recepito le indicazioni dell'ISPRA solo in parte, forzando su Quaglia e Beccaccia senza avere alcun dato per motivare queste scelte” dichiara Caserta.
“E' una sonora sconfitta non solo per l'Assessore Febbo – conclude Wwf - ma anche per le associazioni venatorie" che "applaudono chiunque cerca di permettere loro di sparare su specie a forte rischio”.