I cacciatori veneti restano in attesa di sapere se e come potranno cacciare alcune specie in deroga. Sappiamo che la discussione sulla nuova proposta approvata dalla Commissione (per sei specie) e iscritta nell'ordine del giorno delle ultime tre sedute non è stata ancora affrontata ma che la giunta ha intenzione di approvare il provvedimento con un'apposita delibera per non incappare nella trappola dei 6 mila emendamenti dei Verdi, il tutto prima dell'inizio della stagione venatoria. Legambiente intanto ne approfitta per ricordare che il Veneto è gi�sotto inchiesta alla Corte di giustizia Europea per i provvedimenti delle scorse stagioni, non sufficientemente motivati secondo i parametri imposti dalle direttive comunitarie.
L'associazione ambientalista se la prende anche contro il calendario venatorio in quanto conterebbe “palesi violazioni alla normativa nazionale e comunitaria, specie in materia di limitazione alla caccia nelle Zps (Zone di protezione speciale), tutela delle specie in estinzione, addestramento cani e via dicendo”. In particolare Legambiente si esprime contro le aperture di questi giorni “Ben 8 giornate di caccia in più in settembre, rispetto all’apertura generale prevista per legge per la terza domenica di settembre” sulle quali l'Ispra avrebbe espresso parere in gran parte negativo, così come sui roccoli.