Durante la discussione in aula della nuova legge sulle deroghe, gli ambientalisti di Wwf, Lac, Lipu e Lav hanno protestato contro il provvedimento che di lì a poco sarebbe stato approvato. In contrapposizione a questo presidio, tenutosi dal lato di Piazza Duca D'Aosta, i cacciatori di Acl (Associazione Cacciatori Lombardi) sostenevano pacificamente le ragioni della caccia sul lato del Palazzo che accede all'aula consiliare.
Chi era presente racconta di momenti di tensione quando alcuni esponenti della Lav si sono spostati vicino al presidio dei cacciatori per sigillare provocatoriamente con il nastro tipico della Polizia Scientifica una parte di marciapiede che conduce all'ingresso del palazzo, sottointendendo che al suo interno si stava svolgendo un crimine contro la natura e gli animali. Qualche parola di troppo è volata da entrambi la parti ma nessun contatto è avvenuto tra i due schieramenti, tenuti a debita distanza e controllati dalle forze dell'ordine.
La protesta è giunta fino in aula, quando, al momento dell'approvazione del testo, alcuni animalisti presenti ai margini del Consiglio hanno attirato l'attenzione urlando “vergogna vergogna”, l'azione documentata dalla diretta trasmessa via web dal sito istituzionale, è stata subito stigmatizzata dal presidente del Consiglio che ha invitato gli autori della protesta ad allontanarsi dall'aula .
Dopo l'ok del Consiglio le sigle ambientaliste di cui sopra con l'aggiunta di Legambiente, hanno confermato la volontà di procedere nelle azioni legali annunciate negli scorsi giorni, attraverso segnalazioni alla Commissione Europea e le specifiche denunce alla Corte di Giustizia Europea, al Consiglio di Stato e alla Procura di Milano.