Il Presidente di Arcicaccia Osvaldo Veneziano in vista della ripresa dei lavori in Senato sulla riforma della 157 lancia un appello ai parlamentari affinchè rifiutino “gli estremismi e le provocazioni contenute nel disegno di legge e frutto di proposte eversive” e auspica che il Parlamento “voglia corrispondere agli interessi generali del Paese rigettando il corporativo e demagogico estremismo da qualsiasi parte provenga”, compreso quello di “chi considera la caccia esclusivamente un'attività sanguinaria e socialmente pericolosa”, come specifica poi Veneziano, i senatori Donatella Poretti e Marco Perduca.
L'associazione apprezza il metodo di lavoro svolto dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati in tema di legislazione sui danni della fauna selvatica e si augura che allo stesso modo il Parlamento “attivi rapidamente un Tavolo di concertazione con le Regioni e le categorie interessate – scrive Veneziano - sui testi predisposti alla Camera dei Deputati per risolvere i problemi aperti in materia ed evitare lo scontro, frutto delle proposte presentate al Senato”.
Arcicaccia in particolare mette sul tavolo il problema della sicurezza: “rispettare le vittime ed evitare strumentalizzazioni rappresenta un dovere morale e l'indispensabile premessa per isolare tutte le iniziative parlamentari che non corrispondono alle esigenze di sicurezza dei cittadini e dei cacciatori”, mentre invece, dice Veneziano, “alcuni politici, sedicenti amici dei cacciatori, si prefiggono di minare la gestione sociale della fauna selvatica e con essa il valore della stessa quale patrimonio di tutti gli italiani”.