Riceviamo e pubblichiamo:
La parlamentare chiede di tornare a discutere con responsabilità coinvolgendo tutti i soggetti, anche le Regioni.
“Riaprire un confronto fra tutti i soggetti interessati, coinvolgendo le Regioni che hanno già espresso un parere sulle modifiche alla Legge 157/92, per tornare a discutere con responsabilità, accantonando i toni estremi e le furbizie dei singoli. Questa sarebbe la migliore risposta all’appello lanciato da Arci Caccia, che ha chiesto al Parlamento proposte equilibrate sull’attività venatoria”. Lo dice Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente nazionale Osvaldo Veneziano, mentre la Commissione ambiente del Senato riprende l'esame del Ddl Orsi e alla Camera il parlamentare della Lega Nord Gianluca Pini ha riproposto, in due emendamenti alla Comunitaria, la volontà di cancellare i limiti temporali della stagione venatoria.
“L'appello che Arci Caccia ha rivolto al Parlamento per rifuggire da ogni estremismo - dice la parlamentare Pd - dovrebbe essere accolto perché espressione di una posizione di buon senso. Come Veneziano, credo infatti che si debbano evitare fughe in avanti dal sapore meramente elettorale e del tutto dannose per chi va a caccia con responsabilità. Il mondo venatorio, agricolo e ambientalista oggi può contribuire, assieme al legislatore, a individuare assieme i nodi da affrontare per migliorare la 157, che rimane il punto di riferimento normativo da cui ripartire. Qualche settimana fa, a Grosseto, durante un’iniziativa pubblica a cui ho partecipato insieme a colleghi del Pdl, ad esponenti nazionali di Federcaccia, Legambiente e Arci Caccia, era stata manifestata un’importante disponibilità delle parti politiche, del mondo venatorio e di quello ambientalista a tornare al confronto anche con quei soggetti che ne erano usciti. Nel rispetto di tutte le diverse sensibilità, solo una discussione responsabile ci permetterà di aggiornare l’attuale legge sulla caccia, evitando colpi di mano”.