Riceviamo e pubblichiamo:
E’ ufficiale: dopo tre anni di purgatorio, torna legittimo anche in Lombardia l’impiego del piccione domestico di allevamento come richiamo vivo per la caccia al colombaccio.
Sempre utilizzato in passato, come del resto anche nelle altre regioni italiane, l’utilizzo del piccione come zimbello o volantino era stato vietato dalla Regione Lombardia sulla scorta della nota sentenza del 2004 della Corte di Cassazione – Sezione III penale la quale, equiparando il piccione torraiolo a una specie selvatica, aveva di conseguenza portato la Regione a vietarne l’uso come richiamo vivo, non essendo contemplato tra le specie selvatiche utilizzabili a tal fine.
Tuttavia – ciò che si è faticato a far comprendere alla Regione – il piccione da richiamo non è un piccione torraiolo, bensì è un soggetto domestico, allevato da molte generazioni proprio allo scopo dell’impiego venatorio. Ergo, riferendosi la sentenza della Cassazione non a questo genere di piccione bensì al torraiolo (ossia a quello che vive in stato di libertà su tutto il territorio nazionale), in realtà i piccioni da richiamo avrebbero dovuto continuare a essere consentiti senza intoppi, come è avvenuto nelle altre regioni. La Regione basava il suo approccio “proibizionista” anche su di un parere del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che le dava ragione.
A fine luglio scorso, il Ministero delle Politiche Agricole, a seguito di una precisa richiesta dell’ANUU nazionale, rendeva invece un parere assolutamente favorevole all’impiego del piccione vivo (ne avevamo già data notizia a suo tempo con uno specifico comunicato stampa), subito diramato dall’ANUU stessa alla Regione, alle Province lombarde e a tutte le Associazioni venatorie regionali Oggi, finalmente, dopo lungo argomentare e lungo confronto, la Regione Lombardia ha compiuto una netta retromarcia e non solo ha comunicato ufficialmente che il piccione domestico di allevamento è un richiamo vivo lecito, bensì lo ha pure introdotto in legge con un’apposita modifica alla normativa regionale sulla caccia n. 26/93.
Un risultato che volevamo segnalare, in quanto non pochi sono ormai i cacciatori che anche negli ATC lombardi esercitano la caccia al campo alle palombe avvalendosi del prezioso ausilio di piccioni a racchetta. Si è così azzerato un divieto ingiustificato, eliminando un precedente che avrebbe potuto farsi rischioso anche per le altre regioni.
ANUU Migratoristi Stampa