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Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?


venerdì 18 settembre 2009
    
Caccia e Cinofilia rimette al centro delle questioni l'utilizzo dei cani da seguita per la caccia agli ungulati.  Una soluzione che incontrerebbe una situazione delicata che vede importanti incrementi in vaste aree prevalentemente montane delle popolazioni ungulate, in particolare  di cervidi e bovidi e di conseguenza dei danni che questi arrecano alle colture. 
 
"I danni quantitativi e qualitativi arrecati all’agricoltura -scrive Caccia e Cinofilia -  e all’ambiente dipendono, tra l’altro, dalla disposizione territoriale dei campi e dei boschi, dallo sviluppo del perimetro forestale, e, comunque dal numero degli animali che vivono in una determinata area, per i quali vige la necessità di provvedere ad uno stretto monitoraggio".
 
Senza dimenticare tra l'altro che il sovrannumero di esemplari è dannoso anche per la stessa fauna "si registra, ad esempio, in Toscana, in Emilia Romagna ed in Piemonte un’esplosione demografica che sta creando notevoli difficoltà per la convivenza con altri animali selvatici". Situazioni simili si riscontrano anche per il capriolo che in alcune zone raggiunge densità oltre i 40 capi per chilometro quadrato.
 
"Il prelievo con il cane da seguita delle specie elencate, con norme rigide, oltre a reintrodurre una pratica di caccia tipicamente italiana, - spiega l'associazione - consente un approccio più naturale alla regolarizzazione e alla gestione degli ungulati selvatici, garantendo un riequilibrio delle popolazioni stesse. L’utilizzazione dei cani nell’esercizio venatorio ha tradizioni antiche anche in Italia in quanto gli studiosi fanno risalire a circa 12.000 anni fa l’addomesticamento dei segugi proprio per l’impiego nelle attività venatorie. In Friuli Venezia Giulia, nel Cantone del Giura, in Svizzera, ma anche in altre Nazioni europee come l’Inghilterra, la Spagna, i paesi scandinavi, la stessa Germania e la Francia, e comunque, in tutto il mondo, la caccia ai cervidi e bovidi con cani da seguita è una tradizione consolidata che non ha fatto riscontrare alcun tipo di destrutturazione all’ecosistema".
 
"E’ pertanto legittimo, ai sensi dell’articolo 19 della legge n.157/92, prevedere una forma di prelievo attraverso la quale sia possibile completare i piani faunistici-venatori, approvati annualmente dalle Province, distribuendoli in maniera omogenea sul territorio, prelevando cioè anche laddove la fitta vegetazione renda impossibile un tiro selettivo a lunga distanza con arma a canna rigata. La proposta di cacciare i cervidi e i bovidi con il cane da seguita consentirebbe l’utilizzazione esclusiva di fucili a canna liscia caricati a palla: una tipologia di prelievo che risulta ormai consolidata".

"L’attività venatoria -conclude - dovrà essere commisurata alle locali densità e all’incremento utile annuo delle popolazioni sottoposte a gestione faunistica venatoria. A tal proposito verrà presentata, dalla nostra associazione, la proposta di legge per regolamentare, in modo chiaro e responsabile, il prelievo con il cane da seguita che, nel contempo, reintroduce un modo do concepire la caccia agli ungulati seguendo una importante tradizione venatoria mediterranea".
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9 commenti finora...

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

La caccia col segugio con cani ben educati ed addestrati si puo'effettuare su qualsiasi ungulato,in francia e' sempre stata esercitata e non mi sembra che caprioli o altri siano scomparsi come molti sostengono per lo stress subito per l'inseguimenti,diciamo invece che un parte di cacciatori sostiene il contrario per disinformazione, ora alcuni studi afettuati sostengono il contrario,basterebbe applicarli in alcuni ambiti e dopo un certo periodo trarne delle conclusioni se e' positivo si procede se no si conclude il tutto a descapito di molti

da marco 23/10/2009 0.10

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

Sai quanti caprioli ho visto morire davanti a me alle poste a causa del troppo acido lattico? ZERO!

da ema 25/09/2009 16.27

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

Ma sembra che in molti dobbiamo appendere la carabina al chiodo, rimetterci a studiare, e poi riprendere la carabina. Quando animali come il capriolo o il cervo vengono cacciati coi segugi , Dimostrato in tutta europa, si produce più danno che guadagno. Vedi gi stress del capriolo, con relativa morte per troppo acido lattico dovuto al lungo inseguimento, e col cervo la scomparsa dal sui areale per trasferirsi in zone distanti anche 20 km. Senza contare il prelievo senza nessun tipo di controllo del capo prima del tiro-classe di età- sesso ....spettacolo !!!! qui si dimostra ancora una volta, come siamo noi stessi a dare argomenti ai verdi per romperci le scatole....

da cecco 21/09/2009 21.44

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

ho un ricordo meraviglioso di molti anni fa quando la caccia apriva il 15 agosto. Ebbene, si cacciava il capriolo fino al 1 novembre, naturalmente con i cani da seguita, ed ogni anno si abbattevano circa 20/30 capi. Ora con i nuovi "scienziati" si stravolge la popolazione di questo animale con conseguenze disastrose per l'agricoltura. Tornare alle origini è un bene ed una necessità per tutti e per tutto.

da giuliano 20/09/2009 19.44

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

la comunità europea,le direttive europee,cosa dicono in merito??? E'GIUSTO RISPETTARLE,che siano valide x tutti gli stati membri.

da JO 68 20/09/2009 18.32

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

In tutta Europa e in tutto il mondo si cacciano gli ungulati con il Segugio. Solo, e ribadisco solo, in Italia è stato inventato questo divieto che è quindi una stranezza tutta Italiana nonostante che la caccia tradizionale agli ungulati sua proprio quella con il segugio. La caccia agli ungulati con il segugio si pratica regolarmente anche in Germania, dove utilizzano un segugio che si chiama Steinbrake, che è simile al nostro segugio italiano, in quanto anche in quella nazione la caccia tradizionale è quella con il segugio. La cosidetta "caccia di selezione" è stata inventata nel 1898 da Ferdinand Von Raesfeld. Quella con il segugio 12000 anni prima di Cristo. Comunque tutte le cacce hanno pari dignità. Rispettiamole tutte...caccia agli ungulati con il segugio compresa.

da ispanico 19/09/2009 10.56

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

E' scrito in tutta Europa,escluse piccole zone, dove per salvaguardare una antica tradizione,si pratica la caccia agli ungulatio con il cane da seguita. Per l'Italia vedi valli del Natisone in Friuli.

da francesco47 18/09/2009 21.53

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

Per Piero: e dove sta scritto che la forma di caccia più idonea agli altri ungulati è la caccia di selezione?

da ema 18/09/2009 18.51

Re:Caccia con i cani da seguita. Quali prospettive?

La caccia agli ungulati è da distinguere tra il cinghiale e gli altri ungulati.Per quel che riguarda il cinghiale va benissimo la caccia in battuta con l'ausilio dei segugi poichè il cinghiale è notoriamente un animale di macchia e quindi è necessario per cacciarlo efficacemente l'ausilio dei cani e quindi la caccia in battuta o girata va sicuramente bene. Resta fermo il fatto che se se ne vuole diminuire il numero basterebbe farlo cacciare quattro mesi anzichè tre.Per quel che riguarda tutti gli altri ungulati basta poichè sono animali che frequentano territori aperti. La forma di caccia più idonea è quella fino ad ora esercitata che è la caccia di selezione. Se si vuole diminuirne il numero basta incrementare il numero degli animali da abbattere nei piani di abbattimento. Le cose sono più semplici di come certi politici bene o male informati le fanno apparire Quindi modificare si la 157 ma con il cervello!!!!!!!!!

da Piero 18/09/2009 12.11