Wwf prende a pretesto l'apertura ufficiale della stagione venatoria per protestare contro l'uso dei richiami vivi. Una pratica insostenibile secondo l'associazione, così come lo sarebbe tutta l'attività venatoria perchè basata“su dati non scientifici e non commisurati alle capacità di sopportazione della fauna”. Sempre a detta di Wwf il legame cacciatore – territorio sarebbe inesistente, un'affermazione quantomeno azzardata che dimostra un atteggiamento poco obiettivo.
L'associazione a partire da queste considerazioni chiede che ci si muova verso un cambiamento sostanziale, e che si cominci con l'eliminazione da subito di alcune forme di caccia ritenute dannose e inaccettabili per la fauna selvatica, come l'uso dei richiami vivi. Un'usanza che Wwf definisce medievale perchè causerebbe indicibili sofferenze agli uccelli tenuti in cattività ed avrebbe un ingente impatto sull'aumento del prelievo all'avifauna migratoria.