Ancora polemiche sull'emendamento proposto dal deputato leghista Gianluca Pini la cui approvazione permetterebbe una gestione diversa dei tempi di caccia per alcune specie in relazione alle determinate condizioni. Alla vigilia della votazione in aula l'Ente Nazionale per la Protezione Animali (Enpa) chiede al Presidente della Camera Gianfranco Fini di dichiarare inammissibile l'emendamento perchè contraddirrebbe, secondo quanto sostenuto dall'associazione animalista, la stessa volontà del Parlamento, che già in sede di discussione della legge aveva stralciato un altro emendamento sullo stesso argomento.
''Ancora una volta - commenta la Protezione Animali- siamo costretti a denunciare l'assurdita' delle proposte di caccia selvaggia e delle gravissime conseguenze che provvedimenti del genere comportano anche per l'ordine pubblico''.
Da parte sua l'onorevole Pini ha difeso la validità della propria proposta minacciando querela sulle falsità dette in merito dalle associazioni animaliste. Enpa, Lav, Lac, Lida, Animalisti Italiani, No alla caccia e Vittime della Caccia hanno reagito definendo le parole di Pini un “gravissimo attacco contro la libertà di informazione e la democrazia, una intimidazione ai danni delle associazioni”.
“Ci siamo semplicemente limitati ad analizzare i contenuti della norma – hanno comunicato le associazioni - e ad esprimere seria preoccupazione non solo per gli effetti, gravissimi, che la sua approvazione avrebbe sulla biodiversità e sulla sicurezza pubblica, ma anche per il rispetto delle direttive comunitarie”.