A fronte di una palese bugia sul numero dei morti a causa della caccia durante la scorsa stagione venatoria contenuta in un servizio all'edizione del Tg5 di questa mattina, il partito Caccia Ambiente attraverso il suo ufficio stampa si è immediatamente attivato chiedendo la rettifica del dato rivelato: 44 decessi a causa dell'attività venatoria (quelli direttamente imputabili alla caccia arrivano alla ventina - vedi inchiesta BigHunter -).
La redazione del Telegiornale ha accordato con Caccia Ambiente il ritiro della notizia con il falso dato da tutte le edizioni successive a quella già andata in onda. A quanto pare la redattrice dell'articolo, la Dott.ssa Trevaini avrebbe confessato di aver riportato fedelmente il dato fornitole dall'Enpa, senza verificarne la veridicità.
A fronte di questa giustificazione che Caccia Ambiente ritiene a ragione debolissima nonché gravissima, la redazione “ha promesso per la prossima settimana – scrive Caccia Ambiente nel suo comunicato - un servizio sulla caccia ove, in rispetto della par condicio, sarà dato ingresso anche alla voce del nostro partito”.
Questo episodio non fa che confermare un fatto che già conoscevamo, ossia che gli organi di informazione siano poco interessati alla verità quando di mezzo c'è l'argomento caccia.