Riceviamo e pubblichiamo:
Com’era prevedibile, l’accordo tra i dirigenti della Federcaccia e quelli della Lega Nord del Veneto è già naufragato sugli scogli del fallimento.
L’obiettivo degli “strateghi” che avevano partorito questo accordo era quello di togliere i voti all’on. Sergio Berlato, considerato il punto di riferimento del mondo venatorio veneto ed italiano, ed a sottrarre tesserati all’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI.
Contrariamente alle previsioni degli “strateghi” leghisti e federcaccini, nel primo anno di entrata in vigore dell’accordo si sono registrati due importanti risultati che pongono una pietra tombale sulle mire espansionistiche di FIDC e Lega Nord.
L’appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo del 6 e 7 giugno 2009 ha visto l’on. Sergio Berlato aumentare considerevolmente il numero delle sue preferenze personali, passando dalle 41.192 del 2004 alle 58.137 del 2009 (+ 42%).
Nella sola provincia di Vicenza, dove si è concentrata l’offensiva dei dirigenti leghisti e federcaccini, decisi ad attaccare l’on. Sergio Berlato nel cuore del suo bacino di utenza elettorale, l’europarlamentare è passato dalle 17.832 preferenze personali conseguite nel 2004 alle 28.808 del 2009, con un aumento del 62% dei consensi.
Ma se l’offensiva Lega/FIDC è rovinosamente naufragata sotto il profilo politico, peggio è andata sotto il profilo associativo.
L’elezione di Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, a presidente regionale della Federcaccia, non solo non ha registrato un calo dei tesserati per l’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, ma ne ha decretato un’ulteriore crescita associativa in pressoché tutte le province del Veneto.
La provincia di Vicenza, al 22 settembre 2009, continua ad essere baluardo associativo dell’ACV-CONFAVI con ben 703 nuovi associati rispetto al 2008, incremento che permette alla sezione provinciale berica dell’Associazione di superare di slancio i 10.000 iscritti per l’anno 2009.
A fronte di questi dati oggettivi, l’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI non può far altro che ringraziare gli “strateghi” della Federcaccia e della Lega Nord per l’ottimo lavoro svolto.
La Presidente Maria Cristina Caretta preannuncia però che questi “strateghi” non verranno insigniti del riconoscimento di soci onorari dell’ACV-CONFAVI a causa del pasticciaccio commesso da questa discutibile accoppiata sulla ben nota questione delle cacce in deroga.
Maria Cristina Caretta
Presidente ACV-CONFAVI