Si è molto parlato dei “pantani” siciliani, soprattutto in seguito alla riapertura della caccia in quelli ragusani grazie alla mobilitazione dei cacciatori che hanno visto accolte le loro ragioni da parte della Regione. Interviene nuovamente la Lipu lanciando una petizione per chiudere di nuovo (e questa volta in via definitiva) l'attività venatoria in tutta la Sicilia sud – orientale istituendo una riserva naturale. Si tratta del territorio che ricade nei comuni di Ispica, Pachino, Noto e Portopalo di Capo Passero, il più importante per la migrazione degli uccelli in Sicilia unitamente al golfo di Gela.
L'associazione chiede una nuova posizione da parte della Regione visto che, scrive Lipu, “attualmente è possibile praticare l'attività venatoria nonostante che i Piani d'azione per la salvaguardia di Pollo sultano, Moretta tabaccata e Anatra marmorizzata redatti dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) prevedano l'esclusione della caccia e nonostante l'area sia stata da tempo designata come Riserva naturale dalla Regione Sicilia, decisione alla quale non è mai seguito il decreto per la sua istituzione”.
Lipu considera l'ultima azione legislativa da parte della regione, il decreto datato 7 luglio che ha riaperto la caccia nei pantani “uno spregio a tutte le direttive europee, piani di gestione, piani regionali e convenzioni internazionali (Ramsar, Berna, Bonn). Aprire la caccia in aree di tale importanza comporta gravi rischi anche per le specie di uccelli protette, vittime di errori o di veri e propri atti di bracconaggio, oppure costrette ad allontanarsi dai siti a causa del disturbo provocato dall'attività venatoria”.