Il Presidente provinciale Leonardo Marras attraverso un comunicato stampa risponde a Libera Caccia, che poco tempo fa ha espresso alcune perplessità su alcune questioni legate alla gestione del settore. Marras esordisce ribadendo l'impegno dell'amministrazione per garantire le migliori condizioni ai cacciatori per l'esercizio dell'attività venatoria.
Sulla gestione del cinghiale dice: “gli abbattimenti dei cinghiali sono stati affidati agli Atc, e già il 31 luglio in sede di Unione delle Province della Toscana è stata fatta la proposta di modificare la legge regionale per delegare da parte della Polizia provinciale una guardia volontaria a presiedere ai contenimenti”. Se ne riparlerà quindi al momento dell'approvazione della nuova legge regionale.
Sul contenimento della volpe, Marras rivela “la Provincia si confronterà con l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Bologna (Ispra), con l'obiettivo di definire criteri scientifici di gestione venatoria”.
“Infine – continua - la questione del costo di fagiani, pernici rosse e lepri, rispetto al quale il presidente di Liberacaccia alimenta sospetti che non hanno ragione di esistere”, spiega il Presidente, “la scelta di produrre esemplari in proprio in strutture pubbliche, come più volte ribadito, è motivata dal fatto di avere soggetti selvatici di qualit�con garanzie sanitarie assolute. Naturalmente, ciò comporta costi n po' più alti, ma ritengo che i cacciatori dovrebbero essere soddisfatti di avere maggiori garanzie su animali sani, allevati nel territorio sul quale saranno rilasciati e quindi in grado di inserirsi meglio, evitando il diffondersi di epidemie”.
"Il mondo scientifico, peraltro, ha messo in evidenza che i problemi delle attuali popolazioni di fagiano sono connaturati alla specie, e che essi dipendono dalle variate caratteristiche ambientali degli ultimi anni, oltre che dalle caratteristiche genetiche”.
Marras promette poi immissioni anticipate per assicurare sogetti meglio adattati alla vita selvatica fin dai primi giorni della stagione. "Gli Atc - dice - hanno evidenziato l'opportunità di provvedere entro la fine di luglio, e gli Uffici e i centri si sono già organizzati i tal senso".
"Spero quindi – conclude il presidente - che anche le associazioni venatorie collaborino fattivamente alla realizzazione delle immissioni, proprio perché il territorio grossetano e i cacciatori meritano le migliori soluzioni possibili. Nel mese di gennaio è mia intenzione coinvolgere tutti gli Atc e le Associazioni venatorie nella presentazione della seconda fase del progetto "fagiano Doc maremmano". In quella sede ci sarà l'occasione per descrivere nel dettaglio tutti gli aspetti operativi”.