L'Ente Nazionale per la Protezione Animali (Enpa), sezione di Savona, ha diramato un comunicato stampa in cui specifica di aver soccorso numerosi fagiani all'interno della città di Savona.
Non possiamo ignorare il fatto che i “numerosi” esemplari citati sono in realtà soltanto tre, più altri di numero inprecisato “ un maschio alla foce del Letimbro, due femmine in corso Ricci, altri alla periferia”, e che questa uscita abbia tutta l'aria di un pretestuoso ennesimo attacco contro la caccia.
L'associazione animalista punta infatti il dito nuovamente contro gli Atc, accusati di non assistere i fagiani affamati e non abituati alla vita selvatica, che immessi in natura sarebbero destinati a soccombere entro pochi giorni. Gli stessi verrebbero invece rifocillati, curati per alcuni giorni dall'Enpa e poi rilasciati in zone protette ove possano trovare cibo ed acqua. Per l'Enpa questo è esattamente “quello che dovrebbero fare gli Ambiti di caccia che li comprano – viene specificato nella nota -, se non dovessero sottostare ad una rigida spartizione dei capi e delle zone in ossequio alla ‘potenza’ elettorale delle varie squadre di cacciatori locali”.