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Sicilia: sospensiva del Tar sul decreto per la caccia lungo le rotte migratorie


giovedì 1 ottobre 2009
    
 La Federazione Siciliana della Caccia ha diramato un comunicato stampa con il quale informa della sospensione da parte del Tar di Palermo del decreto emanato lo  scorso 31 agosto dall'Assessore alla Caccia Michele Cimino che modificava e integrava  il Calendario Venatorio 2009/2010, ovviando alla parziale sospensione dello stesso in seguito al ricorso di Enpa, Lav e Legambiente.

Il decreto in particolare, in attesa dell'adozione dei piani di gestione, apportava modifiche riguardo al divieto di caccia lungo le rotte migratorie nei parchi, nelle riserve, nelle oasi naturali, nelle oasi di protezione speciale.

L'associazione venatoria ha ribadito che il Calendario Venatorio adottato con il decreto assessoriale del 15/04/2009 resta "integro e operante in tutte le sue parti eccetto nella parte in cui non prevede il divieto di caccia lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, in buona parte corrispondenti a ZPS".
 
“Avevamo chiesto all’Assessorato Agricoltura e Foreste in tempo non sospetto, e più specificatamente all’On. Michele Cimino e alla Do.ssa Rosaria Barresi di fare chiarezza, evitando l’emissione di decreti che non fanno altro che creare equivoci e confusioni lasciando agli addetti ai lavori interpretazioni spesso di parte” spiega la federazione.
 
“Apprendiamo – ha aggiunto l'associazione -  che quasi sicuramente il giorno 13 ottobre 2009 si riunirà la Camera di Consiglio per la discussione dei ricorsi ambientalisti riguardanti questo decreto di sospensione e relativi ricorsi. I nostri legali stanno operando in tal senso. Noi auspichiamo che entro tale data, l’Assessorato Agricoltura e Foreste provveda a far chiarezza, mentre noi ci riserviamo di attuare tutte quelle azioni, anche giudiziarie, al fine di tutelare gli interessi dei cacciatori anche dal punto di vista di eventuale rimborso delle tasse pagate”.

Scarica il testo completo del comunicato

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4 commenti finora...

Re:Sicilia: sospensiva del Tar sul decreto per la caccia lungo le rotte migratorie

Nel territorio dove sono esistenti zone di protezione per la fauna non dovrebbe valere il divieto di caccia entro i 500 metri dalla costa.Sono escluse anche le isole minori.Comunque ,al momento del ricorso,mi sembra che lungo le rotte di migrazione erano gia' stati istituiti parchi,riserve,zps in numero piu' che sufficiente,per cui era stato soddisfatto ,anche se ammettiamo in ritardo,il dettato dell'articolo 1 comma 5 L. 157/92. Vorrei evidenziare che la legge sulla caccia n°33 della Regione Sicilia dispone che il territorio di ciascuna isola minore destinata a protezione della fauna e a divieti di abbattimenti sia del 25% e che il restante territorio sia destinato alla caccia programmata secondo la legge 157/92.Le zps nelle isole minori invece occupano gran parte del territorio delle stesse ,con divieto di caccia fino alla terza domenica di settembre o addirittura al 1°ottobre,piu' vari divieti di abbattimenti e quindi tali zps dovrebbero essere ridimensionate al 25% del territorio di ciascuna isola minore oppure in alternativa i divieti e le limitazioni di caccia del decreto Pecoraro Scanio dovrebbero ricadere solo sul 25% del territorio delle zps di ciascuna isola minore

da Claudio .s 02/10/2009 12.24

Re:Sicilia: sospensiva del Tar sul decreto per la caccia lungo le rotte migratorie

nessuna legge vieta la caccia sulle rotte di migrazione, anche perche' sarebbe come vietare la caccia ai migratori, semmai e' vietata la caccia nei valichi montani...dove il divieto e' esteso dalla 157/92 (assurdamente) anche alla stanziale. sostenere che la normativa europea vieti la caccia nelle ZPS e' mentire sapendo di mentire, e in ogni caso, le ZPS non possono che coincidere in larga parte coi numerosissimi territori gia' parchizzati..... il resto sono favole o pretesti di chi si attacca a qualsiasi scusa per danneggiare o perseguitare gli altri..... ma non temono che qualcuno li vada a cercare..... ? "temi l' ira del giusto" e' scritto sulla Bibbia.....

da Fabrizio 02/10/2009 11.35

Re:Sicilia: sospensiva del Tar sul decreto per la caccia lungo le rotte migratorie

Risultato dell'ennesima porcheria dell'Assessorato Agricoltura e foreste Siciliano, grazie On. Cimino...A me che ho già pagato per l'ATC Tp3(isole Egadi)chi mi rimborserà?.Oltre al danno ai cacciatori gli ambientalisti non capiscono che creano danni inreversibili alle economie delle piccole isole, che grazie al turismo venatorio in mesi come ottobre e novembre avevano come vivere. Complimenti...........

da Fabio 02/10/2009 9.41

Re:Sicilia: sospensiva del Tar sul decreto per la caccia lungo le rotte migratorie

Comunicato Stampa ENPA, LAV, LEGAMBIENTE, MAN, WWF: CACCIA, NUOVO STOP DEL TAR SCATTA IL DIVIETO DI CACCIA A 500MT DALLA COSTA E IN 29 AREE NATURALI "ZPS" DELLA SICILIA Il Presidente della I^ sezione del TAR di Palermo, con decreto urgente n. 922 del 30 settembre scorso, ha accolto la richiesta di sospensione sui ricorsi presentati dalle Associazioni ambientaliste ed animaliste ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), LAV (Lega Anti Vivisezione), LEGAMBIENTE, MAN (Associazione Mediterranea Natura) e WWF contro il decreto del 31 agosto 2009 dell'Assessore regionale all'Agricoltura e Foreste, on. Michele Cimino, che disciplinava la caccia nelle aree interessate dalle rotte migratorie degli uccelli e nelle "Zone di Protezione Speciale" (ZPS) individuate dall'Unione Europea in Sicilia. Il decreto assessoriale era stato emanato - a pochi giorni dall'apertura della stagione venatoria e avrebbe dovuto dare esecuzione alle precedenti decisioni dello stesso TAR che, con le ordinanze n. 730/09, 731/09, 732/09 relative ai ricorsi delle medesime Associazioni ambientaliste, aveva censurato il Calendario Venatorio regionale imponendo all'Assessore di proibire l'attività venatoria nelle "rotte migratorie": aree dove si concentra il "passo" degli uccelli migratori. Questo avrebbe determinato il divieto di caccia, per esempio, in tutte le Isole minori siciliane, in parte delle zone umide ed in tutta la fascia costiera della regione per almeno mezzo chilometro dalla battigia. Al contrario il decreto dell'Assessore Cimino, invece di dare corretta esecuzione alla decisione della Magistratura amministrativa, la eludeva palesemente stabilendo che quelle rotte migratorie coincidono con aree già interdette alla caccia (riserve, demani forestali, fondi agricoli recintati, etc.). Insomma un decreto-truffa che di fatto non mutava nulla ed anzi continuava a consentire alle doppiette di sparare nelle aree attraversate dall'avifauna migr

da DOnato 01/10/2009 18.35