“Dopo aver acquisito il previsto parere della IV Commissione consigliare, la Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore regionale alla caccia Elena Donazzan, ha approvato in via definitiva la delibera sulle cacce in deroga per la stagione venatoria 2009/2010”, così l'europarlamentare Sergio Berlato interviene con un comunicato stampa informando i cacciatori veneti che da tempo attendevano l'approvazione delle deroghe.
Secondo Berlato l'assessore Donazzan pone così rimedio “alla situazione di stallo venutasi a creare in Consiglio regionale a causa delle inopportune forzature del Gruppo consigliare della Lega Nord che, male consigliato dalla dirigenza della Federcaccia, aveva tentato di proporre la cacciabilità in deroga di ben 11 specie, per molte delle quali mancava il previsto parere obbligatorio dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ora ISPRA)”. Un punto, quest'ultimo sul quale l'iniziativa leghista si è arenata bloccando di fatto l'applicazione della legge come invece – fa notare Berlato - “ininterrottamente avvenuto nella nostra regione dal 2002 al 2008”.
L'esponente del Pdl lascia queste considerazioni al passato “a nulla serve continuare a recriminare”, dice, sottolineando poi che la cosa più importante sia adesso “rimediare agli errori commessi”.
Per prima cosa pensando già ai probabili ricorsi: “nel caso in cui la prima delibera venga sospesa dal TAR – sostiene il deputato europeo -, con una serie di delibere fino a quando non si troverà l’accordo con il TAR stesso, bisogna che per gli anni futuri la maggioranza che governa la regione dimostri di voler dotare il Veneto del proprio istituto regionale per la fauna selvatica, al quale affidare il compito di fornire i pareri sullo stato di conservazione di alcune specie, sinora non forniti dall’INFS”.
"Quest'anno dovremo accontentarci di un atto amministrativo, confidando che per l'anno prossimo si torni all'applicazione con atto legislativo - scrive in un altro comunicato stampa il Presidente dell'Associazione Cacciatori Veneti - Confavi Maria Cristina Caretta - Per il momento godiamoci le nostre cacce tradizionali che si potranno praticare dal 7 ottobre 2009".
Proprio sui ricorsi al Tar la Caretta dichiara "Se sarà necessario affiancheremo i nostri legali a quelli della Regione del Veneto per difendere questa delibera dai prevedibili e pretestuosi ricorsi da parte delle organizzazioni animal-ambientaliste, sperando che altrettanto venga fatto dalle altre associazioni venatorie.-
Alla luce di quanto accaduto Berlato invita quindi l'intera maggioranza del consiglio Regionale Veneto “ad approvare quanto prima la proposta di legge n. 6 sull’Istituto Veneto per la Fauna Selvatica in modo da evitare che, in previsione della prossima stagione venatoria, i cacciatori del Veneto debbano assistere nuovamente allo squallido spettacolo a causa del quale hanno dovuto subire le conseguenze di uno scaricabarile politico degno di miglior causa”.
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ALLEGATO A (Specie cacciabili e carniere)