La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 1 ottobre 2009 ha approvato un documento nel quale esprime il proprio parere in merito alle proposte di modifica alla legge 157/92 oggetto di esame in Senato.
In sostanza si afferma la “necessità di mantenere inalterato il nucleo fondante della legge vigente” in quanto, si legge nel documento, ”prosegue l'obiettivo dell'equilibrio tra la protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio”, perciò “nel merito si condivide fortemente quanto indicato dal Tavolo degli Stakeholders nel documento dell’11 novembre scorso”.
Le regioni concordano sulla necessità di un aggiornamento della 157, il quale dovrà in particolare: non prescindere dalla modifica del Titolo V della Costituzione, dal testo unico degli enti locali, dalle direttive europee 79/409/CEE Uccelli e 92/43/CEE Habitat e dalle normative nazionali intervenute; dare luogo ad una legge quadro limitata alle materie di esclusiva competenza statale, ferme restando le competenze che rientrano nell’autonomia normativa e gestionale delle Regioni e delle Province autonome; preservare l’impianto normativo organico, nazionale e regionale, che disciplina la Rete Natura 2000 ed il sistema delle aree protette; tenere a in debita considerazione le risultanze dell’indagine promossa nei mesi scorsi dal Mipaf sullo stato di attuazione della L. n. 157/92; dalla valutazione degli esiti e dei risultati della sua applicazione sarà possibile far discendere proposte di modifica coerenti con i punti di criticità emersi e da risolvere; garantire la certezza della governance dell’ISPRA, in relazione al ruolo e alle competenze già esercitate dall’ex INFS, in termini di sicurezza delle risorse economiche e della dotazione di personale e, al contempo, consenta un maggiore coinvolgimento tecnico-politico delle Regioni, riconoscendo agli Osservatori faunistico - venatori regionali il ruolo di referenti decentrati.
In merito alle proposte presentate in Senato la Conferenza esprime preoccupazione per il fatto che esse abbiano “accentuato polemiche che ritornano a dividere l'opinione pubblica con il forte riaccendersi della polarizzazione sul tema della caccia”. Nell'esprimere la propria valutazione negativa rispetto alle modifiche al Senato, tuttavia le Regioni manifestano “piena disponibilità ad esaminare proposte di modifica al testo vigente che diano luogo ad una legge quadro coerente con i principi sopra espressi, capace di assicurare l’equilibrato contemperamento delle esigenze di conservazione e di sostenibile utilizzazione delle risorse faunistiche, in armonia con l’ambiente e con le esigenze dell’economia agricola e forestale”.
Si fa notare infine che la Regione Veneto, fuori dal coro “ha espresso la piena condivisione nei confronti del disegno di legge n. 480, presentato dal Senatore Orsi, in quanto ritenuta proposta organica e ricca di elementi di modernità e di raccordo con l’ordinamento comunitario”.
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