Pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e con l'appoggio del MInistro Zaia, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale alcune leggi regionali, tra queste c'è la l.r. 19/2009 della Lombardia approvata lo scorso 6 agosto che consente il funzionamento dei roccoli per la cattura dei richiami vivi per la stagione 2009/2010.
La legge presenterebbe aspetti di illegittimità costituzionale in relazione al rispetto del diritto comunitario, nonché dei principi statali che stabiliscono gli standard minimi ed uniformi di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, di competenza esclusiva statale, secondo quanto disposto dall' art. 117, comma 2, lettera s della Costituzione.
A parere dei Ministri la legge autorizzerebbe la cattura di alcune specie in assenza dei presupposti stabiliti dalla direttiva comunitaria in materia e in assenza del parere favorevole dell'ISPRA, obbligatorio e vincolante per le Regioni.
“Tale Legge è stata approvata grazie al sostegno dei Consiglieri Regionali della Lega e del PDL -ci segnala il presidente provinciale di Federcaccia Bergamo Lorenzo Bertacchi - Si rileva che un'eventuale interruzione del funzionamento dei roccoli causerebbe un gravissimo danno ai cacciatori ai, quali, peraltro la stessa legge 157/92 garantisce la possibilità di poter cacciare con un determinato numero di richiami vivi di cattura e non d'allevamento".
"La sospensione delle catture - conclude - che in genere garantiscono non più di un richiamo vivo all'anno per ogni titolare di appostamento fisso, sarebbe lesivo dei diritti garantiti dalla Legge nazionale agli stessi cacciatori”.