Quando si parla della cattiva cultura ambientalista, non ci si riferisce solo alla campagna di delegittimazione della caccia, sulla quale molto ci sarebbe da dire, per lo meno per i “mezzucci” sleali che vengono utilizzati da certe associazioni (diffusione di dati falsi, imprecisioni e vere e proprie diffamazioni sono all'ordine del giorno), ma anche alle assurde campagne di sensibilizzazione ordite per convincere l'opinione pubblica di ciò che è perfettamente contrario agli obiettivi scientifici di tutela e salvaguardia degli ambienti, della popolazione (umana) e della fauna stessa, che ormai ogni regione, provincia e comune persegue.
Stiamo parlando dei piani di abbattimento concessi dalla stragrande maggioranza delle amministrazioni provinciali coinvolte, per limitare i danni delle specie invasive e dannose. In questo caso della nutria, un animale estraneo agli habitat europei, introdotto per l'allevamento da pelliccia e sfuggito ad ogni controllo quando, dismessi gli allevamenti, gli esemplari liberati (anche grazie ai blitz animalisti) si sono moltiplicati a dismisura, tanto da costituire oggi una vera calamità naturale che minaccia disastri ambientali e sanitari.
Di fronte ad una situazione così seria, il Ministero dell'Ambiente su parere dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ora Ispra), ha sentenziato addirittura l'eradicazione totale della specie su tutto il territorio italiano: un obiettivo a cui fanno fronte le amministrazioni locali, insieme agli agricoltori e in alcuni casi ai cacciatori che rispondono ai loro appelli e accettato dalla più grande associazione ambientalista italiana, il Wwf che ha compreso l'importanza di ristabilire i dovuti equilibri degli habitat nostrani.
Per la Lac non è così. La nutria infatti secondo la Lega per l'Abolizione della Caccia, è un animale ingiustamente accusato di “svariate nefandezze”, le quali, elencate sul sito dell'associazione sarebbero, citiamo testualmente “entrare nelle scuole per rubare le merendine, graffiare le auto con gli artigli, provocare incidenti mortali scavando tane nelle massicciate”.
Da qui l'appello incredibile della Lac a presentazione di un'apposita sezione on line dal quale accedere a tenere immagini e video di docili nutrie: “Dobbiamo impegnarci per riabilitare la loro immagine - è scritto - e perciò chiediamo a tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di toccarne una con mano di visionare (ed ascoltare: le nutrie parlano) queste foto e filmati e di mostrarli a tutti. Per far capire che sono animali bellissimi e innocui, puliti e assolutamente non aggressivi. Simpatici toponi vegetariani”.
Le nutrie innocue? Ai nostri figli ricordiamogli di non toccarle, mai.
Ecco chi fa i ricorsi contro la caccia, a voi ogni ulteriore considerazione.