Arcicaccia Toscana e la Compagnia Arcieri di Chiusdino (Siena) collaborano da alcuni anni per promuovere il ritorno della caccia con l'arco.
“Quando abbiamo cominciato questa attività, insieme ad alcuni amici - spiega Emilio Petricci che per la Compagnia degli Arcieri dirige la Scuola Nazionale con L’Arco “I Lagoni” - cacciavamo solo cinghiali, fagiani e lepri; poi dal 2006, con l'approvazione da parte dell'amministrazione di Siena del nostro progetto per la caccia di selezione a cervidi e bovidi abbiamo cominciato, per primi in Italia, a cacciare con l'arco caprioli, daini, cervi e mufloni. Questa novità ha segnato una grande rinascita dell'attività venatoria con l'arco in Italia: i praticanti sono aumentati notevolmente e molti giovani, anche diverse donne, si sono avvicinati alla caccia proprio grazie all'arco”.
Un'anticchissima tradizione che torna a vivere e lo fa proprio all'interno delle politiche di gestione ma che si allarga anche alla pesca “Oggi la caccia con l’arco – spiega ancora Petricci – può essere estesa anche nella pesca, praticandola all’interno dei laghi per la pesca sportiva, dove questa disciplina sia consentita e pagando la quota prevista per la giornata. E’ con questo spirito che nel 2008 è stato fondato il circuito di Raduni di Pesca con L'Arco Cssa Toscana che ha visto l'organizzazione di due raduni che hanno richiamato appassionati da tutta Italia”.