Pochi giorni fa la sezione di Legambiente Tradate (VA) denunciava con toni allarmanti una “strage di anatre in Valle Olona” ad opera dei cacciatori e chiedeva ai sindaci della valle di emettere un provvedimento urgente "che arresti tale strage in nome del ripristino ambientale dell’Olona.
Mentre ai cacciatori (che, si dice nel testo “hanno mostrato a volte sensibilità ambientale per difendere il verde dal dilagare del cemento e dall'inquinamento”) veniva intimato di smettere di cacciare germani e anatre indipendentemente dai provvedimenti istituzionali in virtù anche del fatto che il fiume è ancora molto inquinato e perciò anche i germani che in esso trovano nutrimento.
In risposta all'articolo pubblicato da Varese News è intervenuto ieri il consigliere comunale Danilo D'Arcangelo difendendo la categoria dei cacciatori e smontando le tesi portate da Legambiente “non sono i due mesi di caccia che possono fare strage di anatre – scrive D'Arcangelo- . Ogni cacciatore, per singola uscita, può comunque abbattere un solo capo migratorio, e con il forte calo di cacciatori, non vedo proprio il pericolo di stragi, ma vedo sempre più ogni giorno, e qui mi trovo ancora d’accordo con Lega Ambiente, che il territorio viene depredato da case, strade, e infine anche da inquinamento riportato da concimanti e diserbanti su quello che ormai resta dei pochi habitat per animali selvatici”.
Il consigliere ha poi precisato che le specie migratorie sopra citate nidificano a marzo e che "i luoghi riservati all’attività venatoria sono sempre di meno, e le uscite settimanali non sono più di tre”.
D'Arcangelo chiede semmai più collaborazione da Legambiente “non è l’appartenenza ad un simbolo che ci crea ambientalisti, ma sono il rispetto e il buon senso che ci fanno sentire responsabili della nostra terra e degli animali che vi appartengono”.