Il consigliere regionale Luca Bartolini (An – Pdl) tramite un'interrogazione alla Giunta firmata anche dal consigliere Alberto Vecchi, ha sollecitato la regione ad emanare una nuova legge regionale per consentire la caccia in deroga allo storno evidenziando che “una eventuale sanzione della Comunità europea sarà sempre comunque inferiore ai danni che gli storni procurano agli agricoltori e ai cacciatori (mezzo milione di euro all'anno), per l'ennesima volta presi in giro dalla Regione Emilia-Romagna”.
“La Regione aveva promesso che la propria delibera sarebbe stata inattaccabile”, dichiara Bartolini riferendosi al provvedimento per la caccia in deroga a storno e tortora dal collare sospeso dal Consiglio di Stato in vista della discussione in Camera di Consiglio fissata per il prossimo 3 novembre.
Per il consigliere del Pdl la penalizzazione subita dai cacciatori è enorme. “Questo tira e molla annunciato tra Tar e Consiglio di Stato favorisce soltanto gli anticaccia - spiega Bartolini - dato che, l'auspicata ripresa della caccia allo storno, eventualmente riprenderà, come lo scorso anno, soltanto quando gli storni avranno già procurato danni per centinaia di migliaia di euro”.
L'esponente del pdl quindi chiede all'esecutivo regionale di applicare correttamente la direttiva CEE 409/79, che permette l'applicazione del regime di deroga per i danni all'agricoltura e per mantenere una caccia tradizionale, particolarmente esercitata in Romagna. Infine, Bartolini invita la Giunta a decidere una volta per tutte se stare dalla parte degli agricoltori e dei cacciatori o, invece, come appare evidente, dalla parte di una minoranza come quella degli animal/ambientalisti, che addirittura arrivano a negare il fatto che gli storni procurino dei danni.